Gli insetticidi erogati nelle fattorie del nordamerica potrebbero essere più tossici per i ragni di quanto gli scienziati pensavano in precedenza. Un team di ricerca della McGill ha recentemente tratto questa conclusione dopo avere osservato il comportamento di ragni saltatori prima e dopo l’esposizione al Phosmet, un insetticida ad ampio spettro largamente utilizzato. È una scoperta con implicazioni molto ampie per la produzione agricola e la salute degli ecosistemi.
“I ragni saltatori rivestono un ruolo molto importante nelle fattorie, specialmente all’inizio della stagione agricola, mangiando maggior parte dei parassiti”, afferma Raphaël Royauté, un ex studente della McGill il cui studio sull’argomento è stato pubblicato su Functional Ecologi. “I fattori spruzzano gli insetticidi sulle piante per liberarsi dei medesimi parasiti, e si pensava che avessero scarsi effetti significativi sul comportamento dei ragni, ma ora sappiamo che non è vero”.
I ricercatori hanno fatto la scoperta concentrandosi sul modo in cui l’esposizione agli insetticidi faceva variare il comportamento dei ragni, includendo la loro abilità a saltare su una preda e l’interesse ad esplorare nuovi territori. In generale, l’atteggiamento di questi ragni era meno prevedibile, e gli individui seguivano meno le proprie personalità dopo l’esposizione, probabilmente perché alcuni erano più sensibili di altri. La differenza cambiava anche a seconda del sesso: i maschi continuavano a cacciare, ma perdevano la propria personalità durante l’esplorazione del terreno; gli individui femmina, al contrario, erano molto meno abili nel catturare le prede.