La presidenza USA di Barack Obama è stata una presidenza fortemente ambientalista. Nel rapporto diffuso da organi del governo risultano infatti essere 99 le vittorie messe a segno durante la sua amministrazione, vittorie che hanno a che fare con la tutela degli animali selvatici a rischio estinzione.
Più in particolare, tra le storie di successo abbiamo quella del Gallo della salvia, del Silvilago del New England e dell’orso bruno della Luisiana recuperati dal rischio estinzione grazie all’Endangered Species Act (Esa) con la collaborazione dei governi locali e di quello federale.
Ad oggi sono più di 2.250 le specie animali selvatiche classificate come “a rischio estinzione” dall’Esa statunitense, per cui si preannuncia ancora lungo e in salita il percorso da attuare per contenere tutti i rischi estinzione ancora in auge. Il rapporto svela comunque che durante la presidenza di Obama sono stati fatti enormi passi in avanti, e che la stessa amministrazione di Barack abbia protetto più terreno e acqua di qualunque altra presidenza nella storia statunitense.
Ma quali sono le minacce che rimangono ancora da affrontare? Al di là di quelle che riguardano la specie animale, a causa del cambiamento climatico si stima che nella fascia occidentale degli Stati Uniti stiano scomparendo grosse quantità di terreno naturale: attualmente si parla di porzioni di terra, dalle dimensioni di un campo di calcio, che scompaiono al ritmo di una ogni due minuti e mezzo. Ecco perché la sfida non può ancora dirsi conclusa. Ora la palla passa al futuro presidente.
Alberto Mengora
