Nel 2015 ciascun cittadino italiano ha avuto a sua disposizione 31 metri quadrati di verde urbano. A rivelarlo è l’Istituto di Statistica Istat nell’ambito di uno studio che si propone di fotografare la situazione del verde nelle più grandi città d’Italia. Qual è stato l’esito di questa ricerca?
Un’Italia letteralmente spaccata in due con dei Comuni del Nord che vantano molti più parchi cittadini rispetto a quelli del Centro e del Sud Italia. Non a caso a dominare la classifica delle città più verdi d’Italia è proprio Trento, mentre la peggiore sotto questo punto di vista è Taranto. Per quel che riguarda le Regioni nel loro complesso, invece, ad avere le città più green sono Lombardia e Basilicata. Ma entriamo nel vivo dei dati per conoscere meglio la situazione.
Se Trento coi suoi 401.5 metri quadrati di verde urbano domina indiscussa la classifica dell’Istat, a seguirla troviamo Pavia, Lodi, Cremona e Matera. Molto buone anche le performance di Terni per l’Umbria e di Potenza e Reggio Calabria per il Sud.
Ma è Taranto la maglia nera d’Italia. Non solo poco ecofriendly per via dello stabilimento Ilva che come sappiamo ha destato non poche polemiche proprio in virtù della sua dannosità ambientale, ma il capoluogo di provincia pugliese, anche relativamente al discorso dei parchi urbani, batte la fiacca: Taranto è al di sotto del limite di legge dei 9 metri quadrati di verde urbano per ciascun abitante. Un podio che condivide peraltro con la vicina Bari e con la più lontana Genova.
E se Napoli si salva di poco coi suoi 10 metri quadrati di verde per abitante, praticamente quasi tutte le città di provincia pugliesi e siciliane sono sotto la soglia. buon posizionamento per la Basilicata, che con le sue città verdissime permette al Mezzogiorno di alzare un po’ la sua triste media.
Matteo D’Apolito