L’introduzione sul mercato di un particolare tipo di garofano e di un tipo di mais geneticamente modificati potrebbe creare seri problemi ai consumatori.
Questo è quanto ha segnalato l’Europarlamento, che riunitosi a Strasburgo ha bocciato due risoluzioni con cui la Commissione Europea mirava invece ad autorizzare l’importazione, la distribuzione e la commercializzazione di garofani e mais geneticamente modificati per resistere ad alcune classi di erbicidi.
«La Commissione dovrebbe ritirare queste autorizzazioni», ha quindi affermato a gran voce l’Europarlamento. La preoccupazione dei parlamentari europei è che aprendo a garofani e mais modificati possa crearsi un mercato di piante resistenti a un farmaco volto a curare il diabete di tipo 2, generando così degli effetti dannosi sulla biodiversità e sulla contaminazione chimica dell’acqua che beviamo.
Ma c’è di più, perché la diffusione di un tipo di mais geneticamente modificato per resistere al glifosato – che è uno degli erbicidi più popolari al mondo e classificato come “potenzialmente cancerogeno” – potrebbe danneggiare anche la salute stessa dell’uomo, oltre che porsi come una concreta minaccia per la biodiversità.
Il motivo per cui il Parlamento europeo ha tentato di sensibilizzare la Commissione Ue, è semplicemente dettato dal fatto che su questo genere di materie il Parlamento non ha potere deliberativo. La richiesta di bloccare la messa in commercio di prodotti OGM che resistono agli erbicidi più pericolosi, dunque, potrà tanto essere accolta quanto venire rigettata dagli organi di competenza.
Flora Giuntini