Non bastavano le alghe da “neve rossa” del Polo Artico né la moria di pesci sulle coste del Cile, perché ora il mondo si ritrova a combattere con una nuova piaga tutta marina.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature afferma che ci sarebbe in circolo un cancro contagioso che attacca diversi animali marini, e il mondo scientifico si chiede se possa rappresentare o meno un pericolo anche per l’uomo. Per ora comunque, il cancro risulterebbe aver preso di mira i soli molluschi.
Al momento non si sa inconfutabilmente se l’uomo sia a rischio infezione, anche se da prime analisi pare che il nostro sistema immunitario sia sufficientemente forte per affrontare a testa alta questa nuova sfida. Il problema ambientale, però, rimane.
I ricercatori hanno scoperto che cozze, vongole e altri molluschi bivalvi raccolti in Canada e in Spagna risultino infettati da un male: «Dai nostri risultati emerge che il contagio è un fenomeno diffuso nell’ambiente marino. I casi di tumore contagioso sono più numerosi rispetto a quelli in cui la malattia compare spontaneamente, almeno nelle specie studiate finora».
E se c’è chi lancia l’allarme, in risposta v’è anche chi come Stephen Goff, professore del Columbia University Medical Centre, rassicura: «Non è un problema per noi. E’ un problema solo se sei un mollusco. Non c’è prova alcuna che i tumori dei molluschi contagino anche i non molluschi».
Viviana Bottalico