Glifosato, nessun divieto dall’Europa: Italia astenuta dal voto

Niente da fare, anche venerdì scorso l’Europa non è riuscita a far passare un voto che mettesse al bando il glifosato. Il Comitato d’appello per il voto sul glifosato si è riunito a Bruxelles su richiesta della Commissione Europea, e lo ha fatto per un obiettivo molto chiaro: rimettere in discussione la libera commercializzazione dell’erbicida più diffuso al mondo.

Ma ancora una volta la maggioranza qualificata non è stata raggiunta e il divieto del glifosato rimane per il momento solo un piccolo sogno infranto. Questo ulteriore rinvio è «segno della difficoltà a trovare una soluzione condivisa, ma noi ci batteremo perché l’autorizzazione alla vendita e all’utilizzo del glifosato non venga più rinnovata. Ci aspettiamo che la Commissione confermi al più presto il divieto di questo erbicida nocivo», ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, portavoce della coalizione StopGlifosato.

glifosato

All’incontro di venerdì hanno votato contro il glifosato soltanto Malta e Francia, mentre Germania, Portogallo, Austria, Italia, Lussemburgo, Grecia e Bulgaria si sono astenuti dal prendere una posizione netta: «Dopo la posizione della Francia ci saremmo aspettati anche dall’Italia lo stesso voto contrario al rinnovo, e invece nulla», ha concluso amareggiata la Mammuccini.

Il motivo per cui StopGlifosato e tante altre associazioni si battono contro l’uso del glifosato è molto semplice: per dei presunti effetti cancerogeni legati al suo utilizzo. Eppure dopo il voto di qualche giorno fa, quanto meno per il momento questo prodotto continuerà a poter essere usato e a finire nelle nostre agricolture.

Matteo D’Apolito