Il panda gigante, che una volta era simbolo per eccellenza degli animali in pericolo, allo stato attuale non è più a rischio estinzione. Ad affermarlo è l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), cioè l’organismo mondiale che monitora costantemente lo status di tutte le specie e che con periodicità aggiorna la sua “lista rossa”.
Dalle ultime rilevazioni risulta che la popolazione dei panda sia cresciuta del 17% nel decennio che va dal 2004 al 2014: oggi giorno ci sarebbero 1864 adulti in circolazione, che con l’aggiunta dei cuccioli porta l’intera popolazione dei panda a più di 2000 esemplari. Il superamento di questa soglia permette appunto ai panda di non essere più catalogati come “a rischio estinzione”, ma di guadagnarsi invece il bollino giallo che corrisponde alle specie animali “vulnerabili”.
Il merito di questo cambio di passo è da attribuire a diversi fattori, ma i progressi più importanti in questo caso sono stati compiuti dalla Cina, la quale ha creato 67 riserve naturali dedicate appositamente al panda.
Tutt’altra sorte, purtroppo, riguarda i gorilla. Il bracconaggio senza sosta che si sta verificando nella Repubblica Democratica del Congo ha contribuito a cancellare il 70% della specie dei “Gorilla orientali”, i quali sono stati messi non a caso nella lista delle specie “critically endangered” (cioè quelle che sono a un passo dall’estinzione).
Viviana Bottalico
