Il Parlamento Europeo ha dato il suo via libera all’accordo sul clima firmato a Parigi da più di 190 Paesi. L’Unione Europea, di conseguenza, è in grado di ratificare il trattato e permettere al testo di diventare attuativo ancor prima della fine dell’anno. Il trattato sul clima di Parigi è passato con 610 voti a favore, 38 contrari e 31 astensioni.
«Da oggi l’Unione Europea ha trasformato l’ambizione sul clima in un’azione concreta per il clima», ha detto il presidente della Commissione Europea Jean Claude Junker a margine del voto. Voto al quale ha assistito anche il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
Il voto dell’Europa era determinante per l’attuazione dell’accordo. Il trattato prevedeva infatti che per poter entrare in vigore, il testo avrebbe dovuto essere approvato da almeno 55 Paesi, pari cioè al 55% delle emissioni nocive. L’ok degli Stati Uniti aveva portato al raggiungimento del 51.89% della soglia minima, ma con il benestare europeo il quorum è stato abbondantemente superato.
Stati Uniti, Cina e India – considerati i tre Paesi più inquinati del mondo – si erano già espressi favorevolmente sul testo. Ora, quindi, si passa alla fase operativa: i Paesi dovranno impegnarsi a portare in campo tutte le misure stabilite dall’accordo di Parigi per contenere l’aumento della temperatura terrestre.
Antonio Osso