Il malfunzionamento dei depuratori comunali e degli impianti di trattamento delle acque industriali, degli stabilimenti balneari, dei villaggi ad uso turistico e dei cantieri navali, è stato al centro di un’indagine condotta dai carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. Le forze dell’ordine operanti nella campagna di controlli estiva hanno scoperchiato una realtà sommersa che si è consumata per anni lungo tutta la costiera Amalfitana.
Il bilancio emerso dai controlli per la Tutela dell’Ambiente – iniziativa rispondente alle direttive del ministro Gian Luca Galletti – è chiaro: 188 persone segnalate per reati penali, 77 sanzioni comminate e 26 sequestri fatti per un valore di più di 26 milioni di euro.
I controlli estivi dei carabinieri hanno fatto luce insomma su uno spaccato da cui la Campania non ne esce affatto bene. Ma a destare preoccupazione è il fatto che sia stata portata alla luce anche un’altra realtà: quella dei sacchetti di plastica, sequestrati per un ammontare complessivo di oltre 89 tonnellate in quanto difformi dalla normativa.
E’ stata un’estate terrificante dal punto di vista ambientale. I numeri che riflettono i controlli ambientali su scala nazionale sono a dir poco impietosi: durante la campagna estiva, i carabinieri di Tutela dell’Ambiente hanno segnalato 202 persone, rinvenuto 80 sanzioni penali e 59 amministrative, e dato mandato di 42 sequestri per un valore complessivo di oltre 27 milioni di euro.
Antonio Osso