Intervenendo alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla Fao, a Roma, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è detto entusiasta di quanto fatto dal suo governo in materia di spreco alimentare: «Grazie alla legge sullo spreco alimentare possiamo passare dalle 500mila tonnellate di oggi ad 1 milione di tonnellate di cibo risparmiato nel prossimo anno».
«Per il governo italiano è un piacere portare un contributo in questo senso – ha continuato Renzi – anche perché l’Italia vuole impegnarsi per utilizzare gli eventi del 2017, dalla celebrazione dei Trattati di Roma fino alla presenza nel consiglio Onu, per fare di questo tema un tema di discussione, per far sì che su questo argomento ci sia una cassa di risonanza».
Dal canto suo, il direttore generale della Fao Josè Graziano da Silva, ha snocciolato dei dati allarmanti: secondo le rilevazioni effettuate dall’agenzia Onu per l’alimentazione e l’agricoltura, nel mondo sono 800 milioni le persone che soffrono la fame; e il cambiamento climatico non sta certo aiutando a combattere questo fenomeno, visto che è proprio dal clima impazzito che nascono alluvioni più intensi, aumentano parassiti e malattie e si registrano uragani che provocano danni estesi alle coltivazioni.
«I poveri e gli affamati sono quelli che soffrono di più. I piccoli agricoltori sono i meno preparati ad affrontare i cambiamenti climatici e sono quelli che dal cambio climatico stanno pagando le conseguenze più care», ha denunciato Da Silva, il quale ha indicato nell’agricoltura sostenibile «la chiave che risolverà il problema».
Viviana Bottalico