Alcune compagnie di navigazione del mondo hanno chiesto ai governi di tagliare le emissioni di gas serra nel settore navale, rimasto l’unico del comparto trasporti a non essere ancora vincolato da obiettivi di contenimento del riscaldamento globale.
Il documento, firmato da 48 società tra cui spiccano nomi di un certo peso del calibro di Cargill, Global Shippers e Maersk, è stato portato all’attenzione della International Maritime Assocation (IMO), l’ente dell’ONU che si occupa proprio dei trasporti marittimi.
Oggi giorno il settore marittimo produce su per giù 1000 tonnellate di anidride carbonica all’anno contro le 781 tonnellate prodotte invece dall’aviazione. E le previsioni, nonostante i numeri correnti non siano affatto buoni, parlano di un’evoluzione ancora più preoccupante: gli studiosi si aspettano che nei prossimi 30 anni le emissioni di CO2 aumenteranno del 17% se non verrà posto un freno al fenomeno.
Viviana Bottalico