Kerry: nonostante Trump, «americani approvano il piano sul clima»
Ambientalisti preoccupati dopo l’insediamento di Trump.
L’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca ha destato malumore tra gli ambientalisti, che con la presidenza del magnate newyorchese temono di veder bruciare anni e anni di battaglie ecologiste. A partire dall’accordo sul clima Cop22, giudicato inutile dal tycoon perché a suo dire si baserebbe su presupposti totalmente inventati: secondo Trump, infatti, il surriscaldamento globale non è altro che una grossa «balla».
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John Kerry, segretario di stato Usa, parlando alla Conferenza Onu sul clima di Marrakech si è comunque augurato che Trump continui ad onorare gli impegni presi da Obama in materia di cambiamento cilmatico: «La maggioranza degli americani sa che i cambiamenti climatici sono reali e vuole preservare gli impegni presi con il Pianeta», ha detto Kerry. «Il mondo è più coeso che mai – ha aggiunto – e non solo accetta la sfida, ma vuole adempiere agli impegni presi a Parigi».
Anche il rappresentante speciale della Cina per il cambiamento climatico Xie Zhenuha, intervenendo alla Conferenza Onu sul clima, si è augurato che gli impegni presi continuino ad essere rispettati da tutti i Paesi aderenti al Cop22. Secondo Zhenhua, «tutte le parti devono mantenere i loro impegni per costruire una reciproca fiducia».
E da parte dell’Ue, il messaggio è sempre quello: «Il nostro impegno per questo accordo è irreversibile e non negoziabile. Anche se stiamo entrando in acque sconosciute, vi assicuro che l’Unione Europea rimarrà salda su un terreno traballante», ha detto il commissario Ue al Clima e all’Energia Miguel Arias Canete.
Viviana Bottalico