I dati segnalano che nel giro di un anno, tra giugno 2015 e giugno 2016, le foreste certificate Rspo di olio di palma sono aumentate del 9%, raggiungendo i 157.115 ettari (l’equivalente di 200mila campi di calcio). Per quanto riguarda le buone pratiche agricole, inoltre, sono ormai 40 i produttori di olio vegetale certificato sostenibile che non si servono più del pesticida paraquat, mentre altri 33 produttori non hanno eliminato questo agente ma hanno comunque istituito delle policy che vietano l’uso di altre sostanze.
«Rspo riconosce che la coltivazione di palma da olio è stata una delle più grandi cause di deforestazione nelle aree tropicali – ha spiegato Darrel Webber, CEO dell’associazione – ma dai dati divulgati oggi, l’opzione certificata sostenibile consente di coniugare la coltivazione con concetti quali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e delle comunità locali».
«Per quanto riguarda il futuro – ha ammonito Webber – dobbiamo continuare a lavorare affinché le istituzioni nazionali e sovranazionali ci aiutino a definire il giusto equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale».
Antonio Osso