In Cina e India ogni anno si registrano innumerevoli morti per smog, ovvero circa 2.2 milioni di persone. Lo afferma il rapporto State of Global Air pubblicato dall’Health Effects Institute statunitense insieme all’Insistute for Health Metrics Evaluation, secondo cui il 92% della popolazione globale vive in aree in cui lo smog ha abbondantemente superato il livello massimo raccomandato.
Il rapporto raccoglie i dati relativi all’anno 2015, cioè di quell’anno in cui l’inquinamento dell’aria è stata la quinta causa di morte al mondo con 4.2 milioni di vittime. Il dato cinese si sta stabilizzando, per cui la preoccupazione vera rimane l’India: è qui, infatti, che le morti per smog sono in continua ascesa, con un aumento del 50% dal 1990 in poi.
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Per quanto riguarda l’Europa, invece, gli esperti che hanno raccolto i dati segnalano un miglioramento complessivo. Per l’Italia il dato è in controtendenza, con un trend di ascesa avviatosi nel 2010 (l’esposizione allo smog in Italia rimane comunque metà della media mondiale, con 20 microgrammi per metro cubo di polveri ultrasottili).
Alberto Mengora