A spiegare la situazione è l’agricoltore Ray LaRoche di Durham: «Quando ho comprato la fattoria nei primi anni 2000 – racconta Ray – ottenevo 75 galloni di sciroppo (284 litri, ndr). Con le variazioni ambientali a cui stiamo assistendo, siamo scesi a 15 galloni (56.7 litri, ndr). Si tratta di una perdita drammatica per noi, e francamente non so più come fare».
Le temperature ideali per la produzione di sciroppo d’acero vanno dai -6 gradi di notte ai -1/+4 di giorno. Se le temperature di giorno superano i 10 e persino i 15 gradi, e di notte rimangono tiepide, lo sciroppo tende a non restare nella parte bassa del tronco, dove ci sono i rubinetti utili per raccoglierne il succo. In pratica, quanto più le temperature sono alte, tanto più lo sciroppo sale verso l’alto fino a far morire la pianta.
«Sfortunatamente – precisa il deputato democratico Maggie Hassan – stiamo assistendo al reale impatto del cambiamento climatico sulla nostra economica, di cui lo sciroppo d’acero rappresenta un asse portante».
Alberto Mengora