Come coltivare il basilico in casa? Il basilico rappresenta una delle erbe aromatiche più utilizzate ed amate nella cucina nostrana. Si adatta bene alla tradizione gastronomica italiana grazie al suo profumo intenso e il suo sapore fresco. Basti pensare che esso viene usato come decorazione e come valore aggiunto per la classica pizza napoletana.
Tra le altre cose quelle foglioline verdi tanto delicate belle da vedere fanno della pianta un valido ornamento da balcone o da terrazzo, così che la cuoca di famiglia possa pizzicare all’occorrenza nella preparazione del pranzo.
In molti tentano di coltivare questa piantina aromatica in casa, ma la maggior parte delle volte incappano in errori da pollice verde che vedono la pianta appassire o non rinascere dopo l’inverno.
Eppure si tratta di una coltivazione facile che può essere eseguita praticamente da tutti. Anche se non si è in possesso di un’aiuola o di un orticello, il basilico può crescere anche in un vaso sul balcone, purché si eseguano i giusti passaggi. Questa pianta aromatica infatti, piace molto non solo in cucina, ma anche a livello medico. Essa viene infatti considerata un ottimo antinfiammatorio, tant’è che in erboristeria facilmente si trovano oli essenziali estratti dalla piantina, oli usati per dolori articolari, cefalee ed altri disturbi.
In fondo si tratta di una pianta piccola, dal valore immenso, che ha un ruolo fondamentale in cucina e preziosa per il nostro benessere. In cucina dà anche un valore aggiunto, e addirittura, se cresciuta come si deve, la piantina può dare dei piccoli fiori dalle alte proprietà nutrizionali.
Il basilico è una pianta annuale: questo vuol dire che il suo ciclo della vita inizia a primavera, trova il suo massimo vigore nei mesi estivi e tende ad appassire lentamente in autunno, fino a quando nel febbraio successivo non comincia a riprendersi.
Questo vuol dire che secondo il normale ciclo definito in botanica, le foglie non possono nascere durante il mese di dicembre. Di solito poi, si tratta di una pianta che ha bisogno d’aria e di luce non diretta. Al contempo ci vuole un clima mite che si alterna ad aria fresca. Insomma, può essere messo tranquillamente in un vaso, senza però tenerlo in casa. Esso va almeno tenuto sul terrazzo.
Con questo preambolo doveroso effettuato, è facile intuire quelle che sono le necessità della piantina di basilico. Volendo infatti nel mese invernale possiamo effettuare una coltivazione indoor, che può anche dare degli esiti discreti.
Dopo aver acquistato i semi, essi devono germogliare a casa. Per cui la semina dovrebbe essere effettuata tra marzo e aprile. Se invece acquistiamo una piantina, essa va trasposta in un vaso più grande, dandole del nuovo terriccio che sia di massima qualità. Meglio se uno strato sia almeno fatto di argilla.
A questo punto, la piantina va tenuta dove filtrano i raggi del sole ma non in modo diretto, tenendola quindi ben illuminata per circa 6-10 ore al giorno. Il terriccio non deve mai completamente asciugarsi. Tuttavia è bene fare attenzione che non ci siano ristagni, per cui meglio innaffiare una volta al giorno ma senza esagerare.
Per la potatura, la pianta dovrebbe essere sfoltita una volta raggiunta un’altezza di circa 15 cm. Questo gesto renderà molto più rigogliosa la nostra piantina.
Infine, trattandosi di una pianta annuale le cure sopra descritte potrebbero non essere sufficienti a consentire che il basilico resista anche in inverno.
Per alterare naturalmente il suo ciclo della vita possiamo usare qualche trucchetto. Ovvero si può ricorrere alla coltivazione indoor servendosi di lampade LED: la luce artificiale (fredda e diretta) per 10-12 ore al giorno va a fare da surrogata a quella solare, così che possa essere esperito un discreto raccolto, avvalendosi di foglioline pure nei mesi invernali.