Come coltivare l’aglio
Come coltivare l’aglio? Tra le spezie immancabili nella cucina mediterranea e un po’ in generale nella tradizione culinaria abbiamo dei bulbi profumati, quali l’aglio. La cosa più bella dell’aglio è che è facile da coltivare a casa e anche sul balcone.
Tenerlo in un vaso non è difficile, bastano pochi semplici accorgimenti, anche perché l’attenzione e la cura di cui necessita sono minime. A questo contribuisce pure che esso può essere piantato alla fine dell’inverno per cui non si deve fare attenzione ai repentini cambi climatici.
Qualche notizia in più sulla pianta
Partiamo dal presupposto che l’aglio è una pianta bulbosa, che, oltre a dare il massimo sapore alle pietanze, ha anche molte note proprietà curative. Motivo per cui viene coltivato ovunque nel mondo e dai tempi antichi.
Nel nostro continente, soprattutto nella zona meridionale, la qualità più nota è l’Allium sativum, anche se sono predilette altre varietà tra cui l’Allium vineale, l’Allium ursinum e il fragrans.
Inoltre stiamo parlando di un ortaggio che per la crescita non richiede una particolare condizione climatica, ma la sua coltivazione necessita di attesa e di tempo. Tuttavia è una piantina versatile che si addice sia al giardino che al vaso sul balcone, in fondo non richiede particolari attenzioni.
Non bisogna avere infatti un acuto pollice verde per coltivare questa pianta, che ben si adatta al clima, alla poca attenzione e alle dimensioni dello spazio cui gli dedichiamo.
Come scegliere la varietà di aglio
Dalle nostre parti, le varietà di aglio più note sono l’aglio di Caraglio, l’aglio bianco piacentino, l’aglio rosso di Sulmona, l’aglio bianco di Vessalico, l’aglio rosso di Nubia. Si tratta di un insieme di specie che crescono bene nel nostro clima, non si ferma la crescita a causa del freddo e non richiedono particolari tipologie di terreno.
Dopo aver scelto il tipo di aglio da piantare, bisogna stabilire il particolare tipo di dimora per i bulbilli (ovvero gli ‘spicchi’ dell’aglio) a 3 cm di profondità, ricordando che l’apice va rivolto verso l’alto.
Quando si pianta l’aglio? Come già anticipato, il periodo ideale per la coltivazione dell’aglio è in lontananza di periodi troppo caldi o troppo freddi e va dunque da novembre a marzo. Il consiglio è di selezionare e coltivare gli spicchi più grandi per una coltivazione più accurata.
La coltivazione dell’aglio a casa
Ricordiamo che per la coltivazione a casa vanno scelte alcune varietà a discapito di altre varietà. Ce ne sono alcune infatti che producono un fiore, come ad esempio l’aglio rosso di Sulmona, il cui gambo (chiamato ‘bigolo’) ha un particolare gusto, ma il cui sviluppo consuma di energie il bulbo.
Motivo per il quale a casa si consiglia di preferire un tipo di aglio che non fa fiori, oppure si deve avere la costanza di potare il fiore nel momento in cui nasce.
Per la coltivazione bisogna suddividere i bulbi, pulendolo ma mantenendo l’ultimo strato di buccia. Prendere poi del terriccio: l’aglio non richiede alcuni particolari tipi di terreni o concimi, ma meglio se siano di tipo sabbioso.
L’ideale sarebbe avere dei vasi ampi, quelli lunghi e stretti pure si addicono alla perfezione, in quanto ogni bulbo va tenuto ad una distanza di circa 10 centimetri dall’altro. Fare un primo strato di argilla sul fondo del vaso, su cui si deve fare prima un solco in cui posizionare i bulbi distanziati. Attenzione, la parte che va messa in giù è quella piatta dello spicchio, mentre la punta va tenuta su.
Per quando concerne l’acqua, va data con moderazione: l’aglio non ama i ristagni idrici. Il vaso si deve posizionare in un posto soleggiato (in base alla varietà di bulbo si richiede la mezz’ombra). Nel tempo verrà fuori una specie di apice dal terreno che si tramuta un fusto di foglie.