Come curare il ciclamino

Come curare il ciclamino? Il ciclamino è un piccolo ma particolare fiore che viene spesso scelto come ornamento in casa. Si tratta di un tipo di pianta perenne e tuberosa. Presenta foglie e fiori a forma di cuore spesso sulla nuance del rosa, ma anche del rosso e del bianco. 

È particolare in quanto anche le foglie sono affascinanti: pare infatti che spesso una vena argentea e marmorizzata si presenti sui lati superiori delle foglie. Queste piante sono molto amate e, tra le tante cose, sono amate perché facili da tenere a casa e non esigenti nella cura.

Tutta la pianta, quando è in fiore, non cresce chissà di quanto, mantenendo un’altezza di poco più di una decina di centimetri di altezza. Il ciclamino può fiorire per settimane e richiede poche attenzioni, per cui si appresta ad essere perfetto anche per la vita da appartamento e per il poco spazio.

Come coltivare i ciclamini

I ciclamini possono essere con tranquillità coltivati ​​in un vaso e possono essere tenuti al chiuso. Questo perche cadono in una sorta di letargo per l’estate. Tuttavia, grazie ad una cura adeguata, la pianta tornerà in fiore in autunno.

Poi, precisamente quando vanno in fase dormiente, bisogna prendere in considerazione le loro condizioni di crescita. Se sono piante d’appartamento e il calore è ad un livello alto, si bloccheranno nella crescita più rapidamente.

Quando lo si cresce all’aperto, il ciclamino fiorirà a fine inverno o all’inizio della primavera. I ciclamini da serra sono di solito spinti (non naturalmente) a sbocciare durante le festività natalizie verso la fine dell’inverno, ma il loro periodo di fioritura naturale dovrebbe essere successivo. Per cui si tratta comunque di una pianta versatile che si adegua ad ogni clima e situazione.

La luce, il terreno e l’acqua

Bisogna fornire al ciclamino una giusta quantità di luce brillante e indiretta in inverno, soprattutto nel periodo in cui cresce attivamente. In estate, è meglio spostare il vaso in un luogo fresco e buio con una buona circolazione d’aria. È possibile anche tenerlo in un luogo ombreggiato all’aperto in estate. Il tutto assicurandosi che non ci sia troppa acqua.
 
Per quel che concerne il terreno e il concime, il Cyclamen persicum richiede normalmente una fase di concimazione con un mix di terriccio, con la parte superiore della radice appena sopra la linea del terreno.

Invece per l’acqua, quando le foglie sono vivide, occorre innaffiare la pianta per farla crescere attivamente. L’acqua ogni volta che il terreno si sente asciutto di almeno un paio di centimetri sotto la superficie va rabboccata. Viceversa meglio evitare che si ristagni l’acqua sulla corona della pianta che potrebbe causare la putrefazione.
 
Man mano che i fiori cominciano a sbiadire, si deve progressivamente lasciare asciugare la pianta per due o tre mesi. Vuol dire che si sta avvicinando alla fase di letargo, per cui qualsiasi eccesso di acqua causerà la putrefazione delle radici. Inoltre, se la teniamo all’aperto durante la dormienza, bisogna assicurarsi di girare la pianta su un lato per evitare la pioggia. Un po d’acqua serve sempre, ma meglio evitare che il terreno rimanga bagnato.

Temperatura, umidità e fertilizzante

I ciclamini non amano temperature di caldo estremo, ma al contempo non amano nemmeno le correnti d’aria o l’aria secca. Si addicono invece ad un clima che ricrea un potenziale habitat naturale, tra i 50 gradi Fahrenheit.

L’alto livello di umidità, in particolar modo se durante l’inverno, è invece strettamente necessario. Per cui si deve tenere il ciclamino su un vassoio d’acqua con uno strato di ciottoli o ghiaia per formare una mensola dove appoggiare il vaso stesso. Inoltre mai lasciare che il fondo del vaso sia immerso nell’acqua o altrimenti le radici marciranno.
 
Infine per ciò che concerne il fertilizzante, la pianta va alimentata con un liquido a basso contenuto di azoto. Il tutto diluito ogni due settimane mentre è a foglia piena. Non è necessario fertilizzare il ciclamino mentre è in letargo.

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Redazione