Come coltivare i meloni? Il melone è uno dei frutti estivi per eccellenza: il suo sapore dolce e fresco è l’ideale in una giornata calda e torrida. Il suo colore arancio brillante, inoltre, mette subito allegria. Può essere mangiato non solo a fine pasto come frutto o come spuntino al mare, ma anche durante l’aperitivo nel classico accompagnamento con una fetta di prosciutto crudo. Proprio per la sua versatilità e per il suo sapore inconfondibile, anche nel proprio orto domestico si potrebbe aver voglia di coltivare i meloni.
Il nome scientifico del melone è Cucumis melo: è una pianta che appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa famiglia di cui fanno parte le zucchine, la zucca, i cetrioli e le angurie. Infatti, pur essendo considerato un frutto, in realtà, dal punto di vista botanico è un ortaggio.
Ad ogni modo quella del melone è una pianta che ama il caldo ed infatti la sua germinazione avviene con temperature superiori ai 24 gradi. Infatti, con le gelate e temperature al di sotto dei 14 gradi, si può inibire del tutto la crescita della pianta.
Per questo la semina del melone nei vasetti è preferibile che avvenga fra marzo e aprile; si potrà trapiantare la piantina a fine aprile.
Se, invece, la semina avviene direttamente in campo, il periodo ideale è quello compreso fra maggio e aprile: sarà necessario scavare una piccola buca e adagiarci 3 o 4 semi da ricoprire con circa 2 cm di terra ben umida così da favorire la nascita dei primi germogli.
L’importante è che le piante abbiano una distanza l’una dall’altra di almeno un metro perché, in ogni metro quadro di terreno, ci può essere al massimo una pianta di melone.
A proposito del terreno, questo deve essere ben lavorato e ben drenato, ma evitando che ci siano pericolosi ristagni di acqua (che possono causare, infatti, delle malattie).
Inoltre deve essere sgombero da erbacce e meglio se il terriccio sia a base di torba e ricco di sostanze nutritive. Meglio non esagerare con le irrigazioni perché la pianta preferisce un clima secco piuttosto che umido: proprio l’umidità può essere la causa dell’insorgenza di alcune malattie.
Quando si procede all’annaffiatura bisogna stare attenti a non bagnare direttamente le piante o le foglie, ma solo la terra e le radici. Il terreno, più che altro, deve essere periodicamente concimato con del letame o con sostanze ricche di potassio.
Il potassio, infatti, è fondamentale per aumentare il quantitativo di zuccheri: ci si può dotare, dunque, di compost a base di potassio oppure della cenere.
Una volta spuntati i germogli, si deve procedere alla cimatura di questi: in particolare bisogna staccare l’apice sopra la seconda foglia delle piantine che hanno 4 o 5 foglie.
Con questa tecnica sarà possibile ottenere dei frutti della giusta dimensione: infatti, ogni ramo riuscirà a dare vita ad un frutto. La cimatura va eseguita anche quando compaiono i primi meloni così che la pianta continui ad allungarsi.
Una volta comparsi i frutti, questi sono maturi da fine luglio fino a settembre (e nei Paesi caldi anche ad ottobre) e possono essere conservati fino a cinque mesi.
Il frutto è pronto per essere raccolto e gustato quando la buccia assume la forma a reticolo. In questo modo si è sicuri che la polpa è matura e il gusto è gradevole.
Per raccogliere il melone è necessario tagliare il ramo sopra il frutto stesso e recidere anche il peduncolo al quale è collegato il frutto.
È fondamentale evitare i ristagni di acqua e non irrigare troppo le piante di meloni, poiché l’umidità potrebbe portare alla marcitura delle radici. Inoltre ci sono alcune malattie delle piante di meloni che possono compromettere la loro crescita. Per questo motivo è fondamentale conoscerle e capire come comportarsi se si verificano.
La Verticilium, ad esempio, è una malattia che può addirittura portare alla morte della pianta. La Pitium, invece, è una malattia che la pianta di meloni può contrarre con le basse temperature e può condurre alla sua marcitura.
Ci sono anche degli insetti che possono essere pericolosi per la salute della pianta di meloni: gli afidi, ad esempio, sono un tipo di pidocchi che possono attaccare la pianta.
Per questo motivo è indispensabile proteggere le piante con delle reti anti afidi: gli afidi, fortunatamente, stanno lontani dalle piante di meloni quando fa caldo, quindi questo è un accorgimento da avere, in particolare, nei primi mesi di semina della pianta. Inoltre, quando compaiono i fiori, per consentire la fioritura, bisogna eliminare le reti anti afidi.
Altri nemici delle piante di meloni sono i ragnetti rossi o le coccinelle del melone: per questo bisogna allontanarli con degli appositi insetticidi, ogni volta che ci si accorge della loro presenza.