L’arachide è una pianta perenne che dà frutti nell’arco di tutto l’anno, proprio come accade per la famiglia dei legumi. La pianta di arachidi cresce anche fino a mezzo metro di altezza, a seconda del tipo. Ci sono specie e varietà differenti, alcune più diffuse, altre meno. Ecco come coltivare le arachidi.
Le piante si presentano con due gruppi di foglie opposte su ciascun gambo e danno dei fiori gialli, fiori simili a quelli dei piselli. I fiori si presentano su steli allungati, poco distanti dal terreno e dopo l’impollinazione si immergono e si spingono nel terreno da 1 a 5 centimetri per consentire lo sviluppo dei semi sotterranei chiamati picchetti o peduncoli. I baccelli che si formano sono quelli che noi chiamiamo noccioline.
Le arachidi crescono meglio in terreni sciolti e ben drenati ricchi di materia organica. Un terreno sabbioso, con limo, è la scelta migliore. Il terreno deve essere libero in modo che i pioli possano penetrare e crescere. Le arachidi preferiscono un pH del terreno compreso tra 5,8 e 6,2.
Le piante di arachidi richiedono almeno 120 giorni senza freddo per raggiungere il raccolto. Per cui si deve seminare l’arachide in giardino da 3 a 4 settimane dopo il pieno inverno (quindi in primavera), quando il terreno si è riscaldato a dovere.
Le arachidi vanno seminate con tutto il guscio o al massimo con la pelle cartacea che circonda il seme. Seminare semi a circa 10 cm di profondità. I semi vanno distanziati per bene gli uni da gli altri, così da consentire alla pianta di crescere bene.
Per ciò che concerne l’acqua, le arachidi preferiscono l’irrigazione regolare e uniforme. Mantenere il terreno umido fino a quando le piante iniziano a fiorire, quindi annaffiare di meno. Una volta stabilite le piante, lasciare asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
I baccelli vuoti, a volte chiamati baccelli “ciechi”, sono il risultato di troppa pioggia o umidità al momento della fioritura. Queste piante possono essere coltivate vicino a barbabietole, patate. Tuttavia si consiglia di non coltivarle all’ombra di piante alte come mais o fagioli.
Per la cura, si consiglia di mettere il pacciame intorno alle arachidi per mantenere la superficie del terreno ben asciutto; questo permetterà ai pioli di penetrare nel terreno. Al contempo bisogna tenere libere le piantine da qualunque impedimento e coltivare con cura per mantenere il terreno libero. La pacciamatura delle noccioline renderà più facile la raccolta.
Le arachidi possono essere coltivate in vaso senza problemi, purché si lasci abbastanza spazio per gli steli dei fiori che vanno immersi nel terreno per fissare i picchetti. Ragion per cui si dovrebbe scegliere un vaso di almeno 30 centimetri di larghezza e almeno 20 centimetri di profondità.
Per i parassiti, le arachidi non hanno alcun grave problema di essere attaccate. L’unico consiglio è di usare tecniche per tenere i roditori fuori dal giardino. Circa le malattie, sono molto resistenti al contagio.
Circa invece la questione della raccolta, le noccioline vanno colte quando le foglie ingialliscono e iniziano ad appassire, in genere da 120 a 150 giorni dopo la semina. Basta alzare i baccelli con una forcella del giardino, tirando su l’intera pianta. Scuotere il terreno sciolto e appendere l’intera pianta ad asciugare per circa due settimane in un luogo caldo e asciutto. I semi possono essere rimossi quando gli scafi sono completamente asciutti.
Le noccioline crude e sgusciate possono essere conservate in un luogo asciutto, buio e ben ventilato per un massimo di 3 mesi. Quelle sgusciate essiccate possono essere conservate in un luogo fresco e asciutto per 10-12 mesi. Addirittura queste ultime possono essere germogliate, congelate o utilizzate per il burro di arachidi o arrostite per spuntini.