Le confezioni in plastica Unilever utilizzate in prodotti come shampoo e balsami condizionatori contribuiscono all’inquinamento marino. Tuttavia l’azienda si è impegnata a ridurre del 15% l’uso di plastica. In questo modo essa sarà sostituita con bioplastiche e bottiglie di metallo ricaricabili per prodotti come il deodorante.
Nel novembre 2010, la società ha lanciato il suo piano di vita sostenibile per adeguarsi alle nuove esigenze dell’ambiente.
Ormai da qualche anno, uno degli obiettivi principali della società è stato la sostituzione della plastica. Non a caso l’azienda ha aderito anche all’iniziativa della Ellen MacArthur Foundation The New Plastics Economy. Quest’ultima, impegnata a rendere tutti i suoi imballaggi in plastica riutilizzabili, riciclabili o compostabili entro il 2025.
Così facendo assicurerà che gli imballaggi in plastica rimangano all’interno di una “economia circolare” in cui il prodotto viene riutilizzato, piuttosto che vederlo nella spazzatura. Ciò significa non solo sviluppare una tecnologia per produrre plastica riciclabile, ma anche trasformare la sua catena di approvvigionamento globale. Entrambe sono sfide importanti.
“Sono convinto che ci si trasferirà di più come società in alcuni di quegli spazi intorno a ridurre e riutilizzare, e [Unilever] sarà in prima linea nel farlo”, afferma Richard Slater, responsabile capo ricerca e sviluppo di Unilever dal 2019. Slater afferma che l’impegno dell’azienda per la sostenibilità è stata una grande ragione per cui è stato attratto dalla società.
Anche dal punto di vista dei materiali, la spinta a sviluppare plastiche migliori ha visto Unilever collaborare con start-up come Ioniqa, una “società chimica high tech”. Al contempo il colosso ha aderito ad iniziative più ampie del settore come la Bioplastic Feedstock Alliance, Federazione Mondiale della Fauna Selvatica.
Inoltre sta anche portando avanti iniziative interne come lo sviluppo di un nuovo pigmento per la plastica nera.
Iniziative come queste sono quelle che consentono all’azienda di rimanere competitiva nel futuro. Nel suo rapporto annuale 2018, la multinazionale ha definito l’imballaggio in plastica come un “rischio principale” per il suo business.
Entro il 2025 (anno in cui Unilever e gli altri firmatari del nuovo accordo sull’economia delle materie plastiche si sono impegnati a trasformare il loro packaging) si prevede che il mercato globale degli imballaggi in plastica raggiungerà un mercato di 269,6 miliardi di dollari. Il che non guasterebbe alle casse delle aziende produttrici di plastica.
Lavorando per cambiare il mercato delle materie plastiche, Unilever si è aperta la strada per un nuovo conveniente futuro, a difesa dell’ambiente.