Una foto tanto bella quanto preoccupante. È quella scattata dall’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Luca Parmitano, direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale. Nell’immagine si vede uno degli atolli delle Maldive, uno dei luoghi maggiormente gettonati dai turisti che provengono da ogni angolo del globo, caratterizzato da un mix di blu, azzurro e bianco.
La bellezza della foto finisce tuttavia in secondo piano per l’allarme lanciato dallo stesso Parmitano, che sottolinea come l’atollo rischi davvero di sparire a causa del riscaldamento globale.
L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea utilizza il suo profilo Twitter per pubblicare la foto e per mettere in guardia dai rischi derivati dalla sottovalutazione del riscaldamento globale, una piaga che sta già causando grossi problemi in molte zone del mondo (l’ultimo caso è lo scioglimento definitivo di uno dei più importanti ghiacciai islandesi).
Per Parmitano bisogna agire subito a livello internazionale per fermare le emissioni di CO2 e mettere un freno al riscaldamento globale. In caso di ulteriore lassismo, la conseguenza sarà la sparizione totale di atolli come quello immortalato nello scatto dell’astronauta.
Oltre all’immagine dell’atollo delle Maldive, Parmitano ha anche pubblicato una foto dove è alle prese con un esperimento di diagnosi acustica, condotto per l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’università Sapienza di Roma.
L’obiettivo dell’esperimento è quello di studiare a fondo il rumore ambientale e gli effetti sull’udito di coloro che si trovano sulla Stazione Spaziale.
Nello studio si analizza l’udito degli astronauti prima, durante e dopo il volo. Stando a quanto riferito dalla stessa Agenzia Spaziale Europea, il rumore ambientale ha un’intensità di circa 70 decibel e pertanto è opportuno approfondire a dovere l’impatto sull’udito degli astronauti.