Incendi boreali mai di questa portata in 10mila anni
L’esperto del Cnr Antonello Provenzale si dice molto preoccupato per gli incendi boreali che sono aumentati in maniera spaventosa come non mai in diecimila anni. Gli incendi boreali sono quelli che devastano le foreste dell’Amazzonia o dell’Africa, importantissime fonti di ossigeno per noi esseri umani.
Il parere di Antonello Provenzale
Antonello Provenzale, dirigente di ricerca del Cnr e direttore dell’istituto Geoscienze e georisorse del Cnr, spiega che è da diecimila anni che a quelle latitudini non ci sono notizie di eventi del genere, riferendosi al fatto che gli incendi boreali sono aumentati a dismisura in tali zone.
Durante un intervento al Festival della Mente di Sarzana, Provenzale ha aggiunto un suo commento sui cambiamenti climatici e sulle conseguenze che questi apportano al futuro del pianeta.
Secondo Provenzale, infatti, chiunque neghi il cambiamento climatico attualmente in corso sul nostro Pianeta non si basa su dati ma su presupposti ideologici.
L’esperto, infatti, è convinto che i dati indichino chiaramente un aumento di temperatura che deriva principalmente dall’anidride carbonica originata dalle attività umane.
L’auspicio per il futuro
Secondo Provenzale è ora di passare ai fatti e pensare seriamente a cosa si possa fare per il bene del pianeta in termini di riconversione della produzione energetica.
Provenzale è convinto che il pianeta riuscirà a sopravvivere ma i problemi più seri saranno a carico della nostra civiltà: è proprio per questo che è necessario vedere nel cambiamento climatico un’opportunità per sviluppare nuove tecnologie sostenibili.
L’esperto conclude il suo intervento dicendo che, oltre agli incendi boreali, altre conseguenze preoccupanti dei cambiamenti climatici sono la siccità nel Mediterraneo e il ritiro dei ghiacciai.
Lo scioglimento del permafrost artico, secondo Provenzale, può immettere in atmosfera grandi quantità di metano che incrementerebbero ulteriormente il fenomeno del riscaldamento globale.
Inoltre, l’anidride carbonica, se assorbita dagli oceani, può acidificare l’acqua e portare alla morte di molti ecosistemi (come già è successo con molte specie di coralli).