Dalla flora marina l’ossigeno per la vita nei mari caldi: lo studio
Secondo uno studio sul Mar Rosso, la vita in mare continua ad esserci grazie alla presenza di piante e altri organismi foto-sintetizzatori che creano l’ossigeno necessario che consente agli animali marini di tollerare il calore dell’acqua dovuto ai recenti cambiamenti climatici.
Lo studio
Questo studio è stato effettuato dall’Università di Padova e dalla King Abdullah University of Science and Technology(KAUST) dell’Arabia Saudita.
I ricercatori hanno monitorato per un anno la temperatura dell’acqua e la concentrazione di ossigeno disciolto in essa utilizzando delle misure automatiche ad altissima frequenza (ogni 5 minuti) in una foresta di mangrovie, una laguna ricoperta di piante acquatiche marine (le fanerogame) e una barriera corallina costiera.
Infatti, proprio gli ambienti costieri in pericolo come le praterie di fanerogame, le foreste di mangrovie e le barriere coralline, devono essere protette e ripristinate perché la flora acquatica di questi posti è fondamentale per proteggere gli organismi marini dal riscaldamento globale.
I risultati
Alberto Barausse, ricercatore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, ha sottolineato come dai dati dello studio si evinca che i livelli di ossigeno disciolto fluttuano fortemente nell’acqua del Mar Rosso.
Nelle ore più calde si tocca l’iper-ossigenazione e l’ossigeno disciolto può anche essere pari al 200-250 per cento della concentrazione di saturazione.
Folco Giomi, ricercatore ospite al KAUST, ha dichiarato che queste condizioni ambientali sono state ricreate in laboratorio proprio per testare l’effetto dei cambiamenti di temperatura e ossigeno sulla fisiologia degli animali marini (granchi, cetrioli di mare, stelle marine, bivalvi e pesci).
È emerso come gli animali esposti ad acqua ricca di ossigeno, durante il giorno, resistano meglio allo stress termico rispetto ad animali che vivono in acqua dove non c’è fotosintesi.
Infine, secondo Giomi, l’acqua ricca di ossigeno consente agli animali di avere un metabolismo migliore, anche di notte, quando i livelli di ossigeno disciolto scendono naturalmente.