L’energia rinnovabile prodotta sarà maggiore di quella consumata. L’annuncio viene da IKEA, che vuole adoperarsi concretamente per porre un argine al cambiamento climatico che sta causando problematiche serissime in ogni angolo del pianeta. Viste anche le stime per il prossimo futuro, che tracciano un quadro tutt’altro che esaltante per la nostra Terra, ecco che IKEA ha deciso di accelerare verso l’obiettivo di un’impronta climatica positiva che andrà a coinvolgere tutto il ciclo di vita dei prodotti.
La finalità del marchio svedese sta proprio nel cercare di andare ad affrontare una criticità gigantesca come il riscaldamento globale alla radice: si comincia già nel 2020, ma il progetto di IKEA attraversa tutto il prossimo decennio.
Ma cosa significa esattamente diventare “positivi” dal punto di vista climatico? Lo spiega la stessa IKEA, precisando che il “target” principale è quello di ridurre sensibilmente le emissioni di gas serra più di quanto emetta la catena.
Il carbonio verrà di fatto immagazzinato nella terra, nelle piante e nei prodotti, esplorando le modalità migliori tramite le pratiche forestali e agricole.
Ma i partner industriali di IKEA condividono questa “mission”? Il marchio svedese ha voluto precisare anche questo aspetto, chiarendo che gli obiettivi ambientali sono ampiamente condivisi anche da partner e fornitori, con i quali ci sarà anche un incessante scambio di conoscenza e nuove soluzioni.
La strategia scelta da IKEA è la “circolarità”, ovvero la capacità di progettare tutti i prodotti fin dalle prime fasi per essere successivamente riproposti, riparati, riutilizzati, rivenduti e riciclati, con servizi di gestione dei flussi correlati.
Inoltre, tutti gli elementi della catena del valore aziendale sfrutteranno esclusivamente l’energia rinnovabile. Va da sé che i prodotti alimentari a base vegetale saranno interessati da un forte aumento di offerte e IKEA proporrà ai consumatori anche delle opportune strategie per ridurre l’impronta ambientale.