In molti preferiscono lavare i propri capi in lavatrice con il lavaggio delicato rispetto ad altri tipi di lavaggio. Un allarme dagli esperti, però, afferma che questi dovrebbero essere evitati perché questa tipologia di lavaggio è dannosa per l’ambiente dal momento che richiede più acqua e porta al rilascio di più microfibre.
La ricerca è stata effettuata dall’Università di Newcastle: i test prevedevano l’utilizzo di diverse lavatrici per dimostrare che un lavaggio delicato, oltre a richiedere più acqua rispetto ad un lavaggio “standard”, rilascia circa 800 mila microfibre in più rispetto ad altri cicli.
Da qui il monito di evitare i lavaggi delicati, in quanto, stando alle parole del professor Grant Burgess, il microbiologo che ha guidato il team della ricerca, nonostante ci si aspetti che i lavaggi delicati siano indicati per proteggere i vestiti e per aver un rilascio minore di microfibre, in realtà dagli studi è emerso, con sorpresa, il contrario.
Con un ciclo di lavaggio delicato, infatti, i vestiti rilasciano molte più fibre di plastica, ovvero delle microplastiche che non sono biodegradabili e possono accumularsi nell’ambiente.
Secondo uno studio della International Union for Conservation of Nature, le microfibre rappresentano il 35% delle microplastiche primarie che finiscono in mare.
Le acque di oceani e mari sono inquinate perché si sono accumulate 13 milioni tonnellate di plastiche e il problema delle microfibre, dunque, non deve essere sottovalutato in quanto contribuiscono a questo dannoso fenomeno per l’ambiente.
In particolare, il rilascio delle microfibre si verifica quando il volume dell’acqua è elevato e l’acqua bagna i vestiti più che nei lavaggi non delicati.
I ricercatori affermano che l’industria dell’abbigliamento produce oltre 42 milioni di tonnellate di fibre sintetiche ogni anno e che è proprio il lavaggio di articoli sintetici che può portare a rilasciare tra 500mila e 6 milioni di microfibre per lavaggio.