In Europa molte specie di alberi (frassini, olmi, ippocastani e tutti gli alberi del genere Sorbus dai frutti asprigni) sono a rischio estinzione e stanno per sparire per sempre dal pianeta.
La notizia è arrivata nel giorno del #Fridaysforfuture e ad affermarlo è il rapporto dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) che si occupa di valutare lo stato delle specie animali e vegetali conosciute.
In particolare, delle 454 specie di alberi native (originarie dell’Europa), il 42% rischia di estinguersi dall’intero continente. La cifra sale al 58% se si considerano le specie endemiche (che non si trovano in nessun altro luogo); infine il 15% di queste si trova ad un passo dall’estinzione.
L’estinzione è da ricondursial disboscamento, all’espansione delle aree urbane, all’inquinamento e all’introduzione di specie invasive (parassiti e funghi che si sono diffusi soprattutto per l’azione dell’uomo). Infatti si diffondono proprio perché arrivano assieme alle piante importate per ragioni commerciali.
David Allen, autore dello studio, ha affermato che, anche se siamo incoraggiati a piantare più alberi, bisogna stare attenti ad assicurarsi che non arrivino con delle specie infestanti proprio per salvaguardare la biodiversità.
Tim Rich, un altro autore della ricerca, sottolinea che sono necessarie delle politiche adeguate perché non esiste un altro pianeta e si dichiara molto preoccupato per quello che succederà alla Terra nei prossimi 50 anni.
Il giornalista di Internazionale Gabriele Crescente afferma che il cambiamento climatico sta modificando la temperatura e l’umidità di molti ambienti e così molte specie aliene si possono insediare mentre quelle già presenti si riproducono più spesso moltiplicando il proprio impatto.
Inoltre, nel medio termine, proprio a causa del riscaldamento globale, si verificherà lo spostamento di molte specie di alberi verso nord e a maggiori latitudini; ma quelle di alta montagna non avranno nessun posto in cui spostarsi perché non sussisteranno le condizioni necessarie per la loro sopravvivenza.