Per salvare le spiagge della Sardegna numero chiuso e ticket
Quando si deve scegliere una meta turistica per i mesi estivi, uno dei primi posti che vengono in mente è certamente la Sardegna, con le sue meravigliose spiagge. Non è certo un caso se ogni anno le coste di questa incantevole regione vengono praticamente prese d’assalto da visitatori che provengono da ogni angolo del globo, desiderosi di godersi un po’ di relax crogiolandosi al sole e ammirando la limpidezza delle acque della Sardegna.
Numero chiuso e ticket per salvare le spiagge sarde
Tuttavia, come evidenziato anche da diversi esperti, questo grosso afflusso può rappresentare anche un problema dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente.
Proprio per questo motivo, diverse amministrazioni comunali stanno studiando soluzioni per evitare che si verifichi un sovraffollamento fin troppo esagerato sulle spiagge della Sardegna, che molto spesso viene ritenuto scriteriato anche dalle associazioni ambientaliste.
La spinta degli attivisti ha convinto le amministrazioni comunali ad approvare una serie di misure. Si va da quelle più semplici, come il monitoraggio costante delle presenze in spiaggia – una sorta di numero chiuso con “soglia massima” – un’attività che potrebbe in futuro essere praticata anche per mezzo di un’applicazione: l’idea è al vaglio degli amministratori.
L’idea del ticket di ingresso
Inoltre, un’altra idea è quella che riguarda l’istituzione di un ticket di ingresso che deve essere inteso come contributo per la salvaguardia ambientale. Con i soldi ricavati da questo contributo sarà inoltre possibile potenziare e migliorare i servizi delle spiagge.
Come riportato anche dal Sole 24 Ore, l’ultimo provvedimento riguarda la spiaggia di Tuerredda, che si trova nella costa sud-occidentale e precisamente nel Comune di Teulada. Proprio qui, due settimane fa, l’amministrazione comunale ha approvato la delibera che permette di fissare regole ben precise per evitare il sovraffollamento e preservare la macchia mediterranea.
Provvedimenti simili sono stati presi anche per altre spiagge sarde, come ad esempio quelle di Cala Biriola, Cala Goloritzé, Cala Mariolu e Punta Molentis a Villasimius.