Il vetro è uno dei materiali più semplici da riciclare in quanto è ritenuto un materiale “pulito”, cioè non è stato realizzato con sostanze inquinanti. Infatti, per realizzare una bottiglia di vetro si fondono insieme a temperature molto elevate, sabbia, soda e calcare.
Per la raccolta differenziata del vetro si trovano lungo le vie abitate, delle campane appositamente realizzate solo e soltanto per il vetro e all’interno di esse dovranno essere gettate le bottiglie e i vasetti (e non i tappi).
Ciò che non deve essere gettato all’interno delle campane della raccolta del vetro sono: ceramica, porcellana, lampadine, specchi e cristalli.
Il vetro è un materiale che può essere rifuso molte volte arrivando così ad un risparmio energetico notevole. Il vetro che viene raccolto per essere riciclato deve prima passare attraverso un impianto di trattamento specializzato.
Il primo step per avviare il processo di smaltimento del vetro ha inizio all’interno delle nostre case, dove bisognerà separare le bottiglie e i barattoli dal resto dei rifiuti e in seguito gettarli all’interno dei cassonetti appositamente creati per il vetro.
Lo step successivo è lo svuotamento dei cassonetti che vengono sollevati dal braccio di una gru e svuotati all’interno di un cassone a cielo aperto. La fase di svuotamento deve essere fatta in maniera intelligente e cioè farlo quando il cassonetto è piano al livello giusto, non bisogna aspettare né che le bottiglie si trovino all’esterno del cassonetto perché troppo pieno e né svuotarlo quando è mezzo vuoto, si sprecherebbe solo energia.
Il terzo step è lo stoccaggio. Durante questa fase vengono caricati del vetro raccolto degli automezzi che hanno una capacità maggiore di quelli che vengono utilizzati durante la fase di svuotamento e da qui parte il viaggio verso i centri di valorizzazione.
La quarta fase è quella del trattamento del rifiuto. Durante questa fase bisogna seguire accuratamente dei passaggi utili a raggiungere un prodotto finale puro. I passaggi sono i seguenti:
Se le sue impurità sono inferiori ai parametri stabiliti dal DM 5/2/98 si può passare alla fase successiva, ovvero trasportarlo al forno insieme agli altri pezzi di vetro puro. In questa fase finale il vetro puro viene portato in vetreria dove viene fuso e trasformato in un nuovo contenitore per un utilizzo domestico o edilizio.
Una volta raccolto e rifuso, dal vetro si possono ottenere molti altri oggetti diversi dalla semplice bottiglia di vetro utile a contenere i liquidi. I prodotti che ne escono fuori sono sia ad uso domestico che ad uso industriale e sono:
Come italiani possiamo essere orgogliosi per quanto riguarda la raccolta differenziata del vetro perché siamo il secondo Paese in Europa a riciclare la maggior quantità di vetro. In testa alla classifica c’è la Germania.
Per confermare questa classifica vengono in nostro aiuto i numeri, 1.800.000 tonnellate di vetro riciclato negli ultimi cinque anni, una quantità sufficiente di vetro pari a poter costruire ben 2 piramidi egizie.
Secondo la Federazione europea di produttori di contenitori in vetro, dagli anni Novanta ad oggi la percentuale di riciclo del vetro è aumentato del 131%. Numeri notevoli che hanno avuto un importante impatto ambientale perché hanno evitato che 138 milioni di tonnellate di rifiuti finissero nelle discariche ma al contrario sono stati riciclati e adoperati per le varie aree sopra citate.