Un asteroide rischia di colpire la Terra nel 2084

C’è un asteroide che potrebbe precipitare sulla Terra. Il suo nome è 2019SU3 ed è stato appena scoperto dagli scienziati, che hanno subito provveduto a lanciare l’allarme su ciò che potrebbe accadere in futuro. Un futuro che però non è così prossimo: stando ai rilevamenti, infatti, l’asteroide potrebbe colpire la Terra nel 2084, e precisamente tra il 16 e il 21 settembre.

Nel 2084 un asteroide potrebbe colpire la Terra

Al momento sono in fase di svolgimento numerose misurazioni su questo “sasso spaziale” e non è detto che nel corso degli anni le probabilità non cambino. Ad oggi, infatti, lo scenario peggiore indica una probabilità di collisione su 147, mentre la “media” dei rilevamenti precisa che la possibilità che 2019SU3 precipiti sul nostro pianeta è una su 3500.

L’eventuale collisione potrebbe essere determinata dalla forza gravitazionale dei pianeti che andrebbe quindi ad influenzare la rotta dell’asteroide: tuttavia, appare più probabile che 2019SU3 prenda il largo.

Va però detto che l’asteroide transiterà ad una distanza davvero “minima”: solo 100.000 chilometri di distanza dalla Terra (la Luna è a 384.000 chilometri), ad una velocità superiore ai 380.000 chilometri orari.

Nella classifica del rischio l’asteroide 2019SU3 è già al quarto posto

Nella classifica del “rischio collisione” stilata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’asteroide 2019SU3 sale prepotentemente al quarto posto, a dimostrazione di come non vada affatto preso alla leggera.

Gli esperti del settore hanno comunque tenuto a precisare che il “sasso spaziale”, anche nell’ipotesi peggiore, non genererà alcuna estinzione di massa, come invece avvenuto 66 milioni di anni fa con “chixulub”.

Nel caso l’asteroide precipiti davvero sulla Terra, il “danno” dovrebbe essere paragonabile a quello della meteora di Celjabinsk, che nel 2013 produsse una violentissima onda d’urto con 1500 persone rimaste ferite e danneggiamenti alle abitazioni. La densità abitativa dell’area era comunque scarsa: in una zona più popolata gli effetti potrebbero essere molto più pesanti.

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Redazione