Forse non tutti sono a conoscenza del cosiddetto orologio dell’apocalisse. Più precisamente si tratta del Doomsday Clock. Questo orologio è stato realizzato durante la guerra fredda nel 1947. Indica il tempo che l’umanità ha ancora a disposizione, per evitare una catastrofe generata dall’uso delle armi nucleari o dai mutamenti del clima. Secondo l’orologio dell’apocalisse il mondo sarebbe a 100 secondi dalla sua fine.
Gli esperti dell’Università di Chicago stabiliscono di anno in anno la corsa del tempo sull’orologio dell’apocalisse. Infatti l’orologio viene aggiornato ogni anno, scandendo il tempo che ipoteticamente ci separa dalla fine del mondo.
Fino al 2020 gli anni più pericolosi sono stati il 1953, il 2018 e il 2019. Proprio lo scorso anno il Doomsday Clock si era fermato a due minuti dalla fine. Ci sono stati vari eventi che hanno segnato un avanzamento del tempo verso questa ipotetica “fine del mondo”.
Per esempio un ruolo molto forte ha avuto lo sviluppo della bomba a idrogeno.
Nel 2019 si era arrivati ad un avanzamento del tempo dell’orologio dell’apocalisse a due minuti. Adesso la situazione sembra più stretta, perché mancherebbero soltanto 100 secondi alla mezzanotte.
Quindi gli uomini avrebbero un tempo particolarmente ridotto per mettere in atto dei rimedi che possano segnare una svolta e fermare una vera e propria catastrofe.
La federazione degli scienziati atomici, che si occupa di aggiornare ogni anno l’orologio dell’apocalisse, ha sottolineato come ci siano troppe incertezze sul nucleare e sui mutamenti climatici.