Non dovremmo mai sottovalutare l’importanza di produrre cibo in maniera sostenibile. Proprio la sostenibilità dovrebbe essere al centro di tutte le attività produttive, per non causare danni al nostro pianeta, sempre più compromesso da alcune azioni dell’uomo. Eppure gli ultimi dati sulla sostenibilità ambientale affermano che più della metà del cibo prodotto a livello globale è insostenibile e potrebbe rivelarsi dannosa per la Terra. I risultati dell’analisi degli esperti sono stati pubblicati su Nature Sustainability.
Il punto fondamentale sul quale si pone l’attenzione da parte degli esperti è il fatto che produciamo del cibo con costi altissimi dal punto di vista ambientale. Secondo Dieter Gerten, professore che ha contribuito allo studio, siamo di fronte ad una situazione complessa, ma da un certo punto di vista ci sarebbe ancora del tempo per effettuare dei cambiamenti notevoli.
Secondo le simulazioni e gli studi che sono stati effettuati dagli esperti del Potsdam Institute for Climate Impact Research, l’attuale sistema di produzione alimentare sarebbe capace di offrire una dieta equilibrata a 3.4 miliardi di persone.
Il professor Gerten ha spiegato che per risolvere tutti questi problemi sarebbe necessario progettare e pensare nuovamente la filiera della produzione del cibo. Una riorganizzazione delle procedure dell’agricoltura, ad esempio, secondo gli esperti potrebbe riuscire a garantire un’alimentazione di tipo sostenibile per molte più persone. Il numero infatti corrisponderebbe a 7.8 miliardi, che è di poco più alto rispetto alla popolazione attualmente presente.
I cambiamenti da effettuare, quindi, non sarebbero molti, ma si dimostrerebbero necessari per attuare una strategia di produzione del cibo sempre più sostenibile.