Gli esperti dell’università della Cina hanno analizzato le acque oceaniche sotto la superficie dell’Oceano Pacifico, tra il Giappone, le Filippine e la Nuova Guinea. Hanno trovato così delle tracce di mercurio proprio in corrispondenza della cosiddetta Fossa delle Marianne.
La Fossa delle Marianne costituisce il punto più profondo della Terra. Si tratta di un abisso di circa 9,7 chilometri sotto la superficie dell’Oceano Pacifico. Le tracce di mercurio, sostanza altamente tossica, sono state trovate dopo aver esplorato e analizzato le acque.
Secondo gli scienziati si tratta di una vera sorpresa, perché non molti si aspettavano di trovare tracce di sostanze tossiche ad una profondità così elevata.
Alcuni studi precedenti avevano messo in evidenza che la fauna marina che abita nelle profondità dell’oceano sarebbe protetta dalle sostanze tossiche. Le ricerche però compiute adesso rivelano che questo potrebbe non essere vero.
Il mercurio è una sostanza che può provocare diversi danni. Per esempio in Giappone negli anni ’50 proprio questa sostanza ha determinato dei sintomi a livello neurologico e ha determinato dei difetti alla nascita per molti bambini.
Il mercurio può essere introdotto nell’ambiente anche da fonti naturali, come per esempio gli incendi o le eruzioni vulcaniche. Tuttavia i ricercatori cinesi hanno trovato delle tracce prettamente antropiche nell’accumulo del mercurio nella Fossa delle Marianne.
Sarebbero responsabili alcune attività umane come la combustione, l’estrazione e la produzione di carbone e petrolio.