Terremoti: ricostruita l’attività sismica della faglia di Sant’Andrea
Gli studi sui terremoti stanno dando ultimamente degli importanti risultati. Uno di questi studi è quello che ha riguardato la faglia di Sant’Andrea, in California. Gli esperti sono riusciti a compiere un’analisi statistica dell’attività sismica che ha interessato questa zona dell’America negli ultimi 50 anni. Una ricerca molto importante, dalla quale sono emersi dati davvero significativi, che sono stati ampiamente diffusi nell’ambito della comunità scientifica.
Che cosa è emerso dalla ricerca sulla faglia di Sant’Andrea
Gli scienziati, proprio attraverso un’analisi dettagliata a livello statistico applicata alla zona della faglia di Sant’Andrea, hanno scoperto come sia possibile prevedere, in maniera retrospettiva, il terremoto che ha interessato questa zona nel 2004.
Ma non ci sono soltanto dati che si riferiscono indietro nel tempo, visto che gli esperti hanno messo in evidenza anche previsioni per il futuro. Si potrebbe ipotizzare per esempio a questo proposito un possibile terremoto di magnitudo 6 che potrebbe colpire questa zona della California nel 2024.
Gli scienziati hanno riferito che questo segmento è stato scelto come un caso studio perché costituisce una faglia molto semplice. Si tratta di una rottura verticale isolata.
Da che cosa è stato costituito lo studio sui terremoti
Gli esperti che hanno eseguito la ricerca sulla faglia di Sant’Andrea hanno spiegato che si sono interessati in maniera particolare all’evoluzione quotidiana del baricentro dell’attività sismica negli ultimi 50 anni.
Hanno scoperto nel dettaglio che l’attività sismica si può disperdere e si può concentrare ad intervalli di circa tre anni. Probabilmente questi fenomeni sono legati ai cicli climatici che alternano siccità e piovosità.