I mutamenti climatici, con le conseguenze come il riscaldamento globale, la diminuzione della biodiversità e la desertificazione, potrebbero influire in maniera determinante. Oltre ai rischi che tutti conoscono e che sono collegati con le condizioni di vita nel nostro pianeta, ci potrebbe essere un altro elemento in più su cui gli scienziati si stanno interrogando: i cambiamenti climatici potrebbero spingere le persone a mettere al mondo meno figli.
Quindi i cambiamenti climatici non influirebbero tanto sulla fertilità in senso biologico, ma sul comportamento che spingerebbe i giovani a riprodursi di meno. Tutto questo potrebbe essere spiegato nell’ambito di un sentimento generale di sfiducia e di preoccupazione per il futuro.
L’impatto ambientale in futuro potrebbe essere davvero molto diverso e i giovani sembrano essere preoccupati per la vita dei loro bambini. È proprio questo che emerge da dei sondaggi appositi sull’argomento che sono stati realizzati dagli studiosi.
Non è detto che le preoccupazioni corrispondano alla verità, eppure il 60% degli intervistati ha riferito che tenderebbe a fare meno figli, anche in via ipotetica, per non inquinare, preferendo per esempio altri comportamenti, come l’adozione.
Gli esperti di demografia, gli economisti e i sociologi hanno individuato anche una situazione differente su questa tendenza a seconda della fascia di latitudine presa in considerazione.
Per esempio si è visto che nei Paesi che si trovano a basse latitudini il riscaldamento globale potrebbe portare ad una riduzione della produttività dei terreni e un ritorno al settore primario. Per cui si tiene in considerazione anche la minore necessità di formazione scolastica e accademica per i figli. Tutto ciò potrebbe influire anche sull’aumento delle nascite.