Come fare le potature del melograno, in modo da agire con molta precisione? Questa pianta si presenta con delle caratteristiche ben precise, che la fanno apparire come un arbusto non di grandi dimensioni.
È essenziale agire con delle potature del melograno corrette, che possano essere effettuate nella maniera adeguata, per fornire alla pianta un’impostazione ottimale, sia per motivi di carattere estetico che per favorire una buona produzione di frutti.
Infatti è da ricordare che si può agire con le potature del melograno con l’obiettivo di fornire una specifica forma a cespuglio a questa pianta, in modo che possa risultare molto ordinata. Parliamo sia del melograno ornamentale che di quello da frutto. In quest’ultimo caso l’obiettivo delle potature del melograno è quello di aumentare la produzione di frutti, che si caratterizzano per essere anche molto colorati.
Vediamo quindi come potare il melograno, scegliendo tra diverse tecniche. È possibile infatti agire per rendere l’arbusto a cespuglio o ad alberello. A seconda del risultato che vogliamo raggiungere possiamo fare delle scelte differenti per quanto riguarda la potatura del melograno.
La prima regola fondamentale da seguire è quella che consiste nel lavorare sempre con degli attrezzi perfettamente puliti, con l’obiettivo di proteggere la pianta durante la fase della potatura ed evitare quindi che si possa ammalare.
Quando si pota il melograno? Iniziamo con una domanda fondamentale, per parlare di melograno e potatura. Il periodo di potatura del melograno infatti è essenziale da considerare, se vuoi procedere con le potature del melograno nel corso dell’anno.
In particolare la potatura si può effettuare in due periodi dell’anno. Si può procedere nella stagione autunnale inoltrata, quindi alla fine di ottobre o a novembre, oppure nella fase iniziale della stagione primaverile, ovvero dal mese di febbraio a quello di marzo.
Nel caso in cui le condizioni climatiche lo consentano, si può procedere anche ad effettuare una potatura nel mese di gennaio.
Se abbiamo individuato il periodo dei mesi autunnali per procedere con le potature del melograno, dobbiamo fare attenzione ad un fattore fondamentale. È necessario, infatti, attendere che si concluda il raccolto. Si deve agire in maniera specifica poco prima che la pianta entri nella sua fase di riposo vegetativo nel corso della stagione invernale.
Effettuare la potatura del melograno nel periodo primaverile significa in particolare agire al termine proprio del periodo di riposo vegetativo.
Cosa fare nel dettaglio per procedere con la potatura di questa pianta? Innanzitutto dobbiamo distinguere tra due tipologie di potatura, come abbiamo già indicato in precedenza. Possiamo infatti agire per fornire alla pianta delle caratteristiche a cespuglio oppure ad alberello.
Si tratta di due forme di allevamento consuete che in genere vengono effettuate in ambito domestico.
La potatura a cespuglio del melograno è quella più semplice da mettere in atto e da mantenere nel corso degli anni. Dobbiamo agire in due fasi, nel corso del primo anno e nel secondo anno.
Dopo la messa a dimora si procede con l’impostazione scegliendo tre o quattro polloni basali, che potranno diventare i fusti principali della pianta.
È importante potare i polloni che abbiamo scelto, eliminando dei possibili germogli sul fusto, per dare la possibilità alle future branche della pianta di crescere in maniera forte.
Un’altra azione di potatura va effettuata alla fine della stagione invernale del secondo anno. In questo caso devono essere tolti i polloni basali, per permettere l’ingrossamento dei fusti che abbiamo scelto precedentemente.
Un altro modo per agire con le potature del melograno è quello di procedere con l’impostazione ad alberello. Si tratta di un metodo più difficile, dal momento che non va ad associarsi ad una crescita naturale della pianta. È comunque un modo di agire che risulta più bello esteticamente e consente di favorire l’operazione di raccolta dei frutti.
Nel primo anno bisognerà partire con un unico fusto, il tronco principale della pianta. Gli altri polloni basali vanno eliminati. Il fusto durante questo periodo di tempo deve svilupparsi liberamente.
Per quanto riguarda il secondo anno, bisogna eliminare i polloni basali. In seguito è necessario cimare il gusto ad un’altezza di circa 90 centimetri. Bisogna ripulire i germogli che si trovano nella parte al di sotto del taglio, dal momento che il tronco principale deve restare libero.
È opportuno ricordare che questa tipologia di potatura può risultare più semplice da mettere in pratica se si sceglie di effettuare l’acquisto di piante in vaso che hanno già qualche anno e che permettono di usufruire di una forma già impostata in precedenza.
Infine parliamo anche della potatura di produzione del melograno, che in genere può seguire le regole fondamentali della potatura a cespuglio. Bisogna però avere un’attenzione maggiore, perché, oltre a togliere i polloni, bisogna anche eliminare i succhioni che possono crescere sul tronco dell’albero, nella parte al di sotto del punto di impalcatura.
Naturalmente bisognerà evitare di far crescere in maniera eccessiva l’albero di melograno, altrimenti risulterà difficile procedere con una raccolta da terra dei frutti. L’obiettivo è quello di evitare di far sviluppare troppo in altezza il melograno, in modo da poter agire comodamente con la raccolta dei frutti direttamente da terra.
La potatura del melograno deve essere effettuata con gli strumenti e gli attrezzi giusti. Per potare il melograno, infatti, è possibile usare diversi tipi di attrezzi, come forbici e cesoie a manico lungo. Ricordiamo che gli attrezzi in questione devono avere sempre delle lame molto affilate e, come abbiamo già specificato in precedenza, devono essere sempre puliti in via preventiva.
È necessario disinfettare e pulire gli attrezzi giusti da utilizzare prima della fase di potatura e in un momento successivo all’utilizzo.
È possibile utilizzare le forbici per tagliare i rami che risultano più sottili. Le cesoie poi sono molto utili per raggiungere i rami che si trovano nella parte centrale più in alto della pianta.
Si può anche utilizzare un segaccio, che sarà molto utile per tagliare i rami più robusti, nel caso in cui se ne dovesse presentare la necessità.