Potature delle orchidee: quando e come procedere
Come agire con le potature delle orchidee? Qual è la procedura corretta da attuare per fare in modo che queste piante riescano a rifiorire nel migliore dei modi? Senza dubbio si tratta di fiori molto belli ed eleganti anche da tenere in casa all’interno di un vaso, anche per il fatto che si presentano come molto colorati, con diverse sfumature interessanti, che vanno dal rosa al bianco.
Ma le orchidee sono molto gradite da coloro che vogliono avere a disposizione dei fiori in casa anche per il loro profumo che riescono a dare nell’ambiente in cui si trovano. Costituiscono quindi un elemento prezioso che gli appassionati di giardinaggio non possono non avere in casa.
Naturalmente non devono mai mancare le giuste cure da fornire a questi fiori, visto che si tratta comunque di una pianta molto delicata, che necessita di un’innaffiatura costante nel tempo e portata avanti con cura, anche per quanto riguarda la quantità di acqua che bisogna fornire a questi fiori.
Ma l’attenzione deve essere costante e deve riguardare numerosi aspetti nella cura dell’orchidea, che interessano anche ad esempio l’esposizione ai raggi solari, che deve essere sempre corretta per mantenere la pianta con una crescita corretta. Allo stesso modo si deve agire adottando le giuste strategie per le potature delle orchidee, un’azione che non dovrebbe essere mai lasciata al caso.
Andiamo quindi a vedere cosa fare nel dettaglio e come effettuare una corretta potatura delle orchidee, rispettando i tempi e tutte le regole da seguire.
Le potature delle orchidee dopo la fioritura
Per descrivere nello specifico come procedere con le potature delle orchidee non possiamo non partire dalle indicazioni che riguardano il periodo più adatto nel quale procedere.
Come abbiamo già specificato in precedenza, l’orchidea che abbiamo in vaso in casa ha la necessità di una corretta illuminazione solare e ha bisogno di essere curata nel modo corretto, anche con la giusta innaffiatura, che sarebbe meglio effettuare con acqua piovana.
Il periodo più adatto per procedere ad una corretta potatura delle orchidee è quello dopo la fioritura. Per questo si parla spesso di potare l’orchidea dopo la fioritura, proprio perché si tratta del periodo ideale. Potare le orchidee dopo la fioritura potrebbe infatti rivelarsi importante per permettere alla pianta di crescere nel modo corretto anche in una fase successiva.
Naturalmente bisogna poi comprendere quale sia il periodo preciso da considerare tenendo conto proprio della fase successiva alla fioritura. Infatti dobbiamo specificare che questo periodo può essere variabile a seconda della specie di pianta che consideriamo.
Ma si tratta di un periodo variabile non solo in relazione alla specie, ma anche per altri fattori, come le regole che vengono seguite per l’irrigazione oppure per l’illuminazione.
Come regola generale, quindi, possiamo notare il fatto che, nel momento in cui i fiori iniziano ad appassire, è possibile cominciare a tagliare le parti superflue della pianta.
Come potare le orchidee
Come potare le orchidee, quindi? Qual è il rapporto tra orchidee e potatura? Se vuoi sapere come potare l’orchidea, devi considerare non solo il periodo migliore, ma anche la procedura esatta, per sapere come si potano le orchidee.
Come abbiamo già specificato, le orchidee sono dei fiori molto delicati e procedere senza rispettare alcune regole ben precise anche in termini di potature può causare dei danni alla pianta stessa.
Per questo motivo è fondamentale agire sempre con una certa precisione, facendo dei tagli netti, in modo da evitare che possano essere indeboliti gli steli o che possano provocarsi dei tagli, i quali potrebbero dare vita a delle ferite che aprirebbero la strada a delle possibili malattie.
Per quanto riguarda gli strumenti da utilizzare, le potature delle orchidee vanno effettuate con delle forbici sottili, come quelle che ad esempio si utilizzano per i bonsai e che presentano delle piccole lame che consentono di effettuare un lavoro molto preciso.
Naturalmente le forbici che utilizziamo per la potatura devono in una fase precedente essere disinfettate adeguatamente, per evitare la possibilità di diffondere delle infezioni pericolose per la pianta.
Ricordiamo comunque che la tipologia di azione da effettuare può variare in base alla specie della pianta tenuta in considerazione. Esistono alcune specie che si rigenerano da sole, se viene rimosso lo stelo. Questo accade perché in queste specie la fioritura è un processo che avviene su uno stelo nuovo. Ci sono poi altre varietà di orchidea che necessitano di differenti azioni, perché i fiori compaiono sullo stesso stelo. In questo caso bisognerà agire con dei tagli ad una distanza di circa 20 centimetri dalla base, favorendo la crescita delle nuove gemme.
In tutte le situazioni comunque bisognerebbe agire con molta precisione, ricordandosi di effettuare delle azioni ben precise, che comprendono alcune regole essenziali. Ad esempio bisognerebbe sempre togliere dall’orchidea rami secchi, danneggiati o spezzati, evitare di toccare le radici e le foglie, togliere i fiori che risultano appassiti.
È importante conoscere le orchidee
Orchidea: come potarla allora? Abbiamo visto alcune regole essenziali che in genere valgono per tutte le varietà di questa pianta. Infine, per concludere questa guida sulle potature delle orchidee, vogliamo soffermarci anche su un altro aspetto importante, che è quello sulle modalità di azione.
Tagliare l’orchidea significa agire con molta delicatezza, ma allo stesso tempo con azioni decise, per evitare di danneggiare la pianta, anche quando si tratta della potatura di orchidee in vaso.
Alcuni sostengono che queste piante vadano sottoposte spesso a potatura, per eliminare gli steli secchi o colpiti da malattie. C’è anche chi sostiene che questa pianta sia capace a volte di rigenerarsi autonomamente, producendo dei fiori anche in modo spontaneo.
Qual è la verità, quindi? Sicuramente la migliore azione da compiere si colloca in una posizione al centro tra le due teorie. Basta effettuare delle azioni di potatura ogni tanto, in modo mirato, togliendo gli steli che risultano maggiormente danneggiati.
Di certo agire con costanza è importante, ma quello che è importante è conoscere a tutti gli effetti le caratteristiche della pianta stessa e in particolare le sue fasi di crescita. Solo in questo modo sarà possibile acquistare una certa esperienza che ci potrà dire nel dettaglio quando procedere con la potatura delle orchidee, tenendo conto delle esigenze della pianta stessa.