Procedere con le potature del gelsomino può essere fondamentale in diverse situazioni, per assicurare la corretta crescita di questa bellissima pianta. Il gelsomino è una delle piante rampicanti più apprezzate da coloro che amano dedicarsi al giardinaggio, anche per l’effetto estetico che riesce a dare.
Nel momento in cui si decide di coltivare il gelsomino, bisogna avere sempre molto chiare le idee su come mantenere questa pianta nel corso del tempo. Effettuare delle potature del gelsomino è fondamentale per favorire lo sviluppo della pianta stessa anche negli anni successivi, nel momento in cui sarà matura.
Ovviamente i corretti interventi di potature del gelsomino possono richiedere delle caratteristiche differenti in base al contesto, tenendo conto ad esempio della specifica varietà di pianta che abbiamo scelto. Ci sono infatti tantissime specie del gelsomino e le varie specie hanno peculiarità diverse, con differenti forme e variegati ritmi relativi alla crescita.
Prima di addentrarci nell’argomento relativo alle potature del gelsomino, analizziamo alcune caratteristiche della pianta. Si tratta di una pianta sempreverde, che può avere delle caratteristiche che la rendono arbustiva o rampicante.
La pianta in questione è originaria del Sud Europa e di alcune aree dell’Asia e dell’America, specialmente quelle tropicali. In genere viene coltivata per sfruttarne le proprietà rampicanti ed è usata per ricoprire dei pergolati o dei muri esterni. È possibile comunque trovare il gelsomino anche come un cespuglio.
La specie di gelsomino più diffusa è quella chiamata Jasminum Officinali, che viene denominata anche come gelsomino comune. Si tratta della specie più comune, che è rampicante e ha dei fiori molto profumati, dal caratteristico colore bianco e dalle piccole dimensioni.
Quando potare il gelsomino quindi? Qual è il periodo migliore per effettuare le potature del gelsomino? Questa operazione deve essere effettuata nello specifico nella stagione primaverile. Ci riferiamo in particolare alla potatura di formazione della pianta, ma anche all’operazione che riguarda il ringiovanimento. In quest’ultima situazione però il periodo può essere leggermente variabile, tenendo conto specialmente della varietà che si è deciso di coltivare.
In tutti i casi va comunque evitata la potatura del gelsomino nella stagione autunnale. Andando più nello specifico, per le specie che fioriscono sui rami dell’anno passato, bisognerebbe effettuare la potatura due settimane prima rispetto al periodo della fioritura. Nel caso delle specie che fioriscono sui rami dell’anno, bisognerebbe agire con la potatura dopo la fase della fioritura, quindi all’inizio della stagione primaverile e alla fine di quella invernale.
Vediamo adesso quali attrezzi si dovrebbero utilizzare per le potature del gelsomino, per approfondire l’argomento su gelsomino e potatura. In particolare ciò che serve è costituito dalle cesoie comuni, che si utilizzano per i lavori di giardinaggio. È essenziale comunque che le lame delle cesoie siano nuove e adeguatamente affilate.
Per procedere con l’operazione di potatura bisognerebbe avere a disposizione dei guanti ben puliti da indossare. Ovviamente è necessario disinfettare in modo preciso gli attrezzi che andremo ad utilizzare. Quest’ultima operazione dovrebbe essere effettuata sia prima che dopo l’impiego degli attrezzi per la potatura del gelsomino.
Ma come bisogna agire per questa operazione necessaria per mantenere un corretto stato di crescita della pianta nel corso del tempo? Innanzitutto dobbiamo dire che i tagli da effettuare alla pianta devono essere molto precisi, evitando assolutamente delle sfilacciature.
Queste ultime sono da evitare perché possono causare delle ferite nelle varie parti della pianta. Le ferite potrebbero aprire la strada verso delle infezioni da parte di parassiti, di funghi o di batteri, che potrebbero compromettere lo sviluppo della pianta stessa.
Per questo bisogna agire con molta precisione e con una certa decisione nell’effettuare le potature del gelsomino. La pianta in questo modo rimarrà sana e completamente resistente, potendo regalare dei fiori bellissimi dal punto di vista estetico e molto profumati.
Abbiamo visto il gelsomino quando potarlo. Ma vediamo adesso come agire nel concreto con la fase di potatura di questa pianta, molto indicata per abbellire il nostro giardino o lo spazio esterno della nostra abitazione. Come si pota il gelsomino? Ecco come potare il gelsomino, anche quando facciamo riferimento alla potatura del gelsomino rampicante.
Nel corso dei primi tre anni della pianta, quest’ultima richiede una potatura che prevede di accorciare i rami che si trovano alla base di circa due terzi, con l’obiettivo di rendere possibile la comparsa di nuovi getti nella parte laterale. Si tratta di un’operazione essenziale per determinare il modo in cui dovrà crescere la pianta nel corso del tempo. È l’operazione di potatura di formazione.
Successivamente, dopo i primi tre anni, è possibile proseguire con la potatura di ringiovanimento, che prevede l’eliminazione delle parti che risultano danneggiate o comunque secche.
Tutto dipende comunque dalla varietà della pianta che si sceglie. Infatti ci sono delle specie che richiedono l’eliminazione dei rami danneggiati o secchi e poi ci sono delle altre varietà nelle quali si può agire per accorciare i rami basali.
Per quanto riguarda il gelsomino comune, in particolare, bisognerebbe agire diradando i rami basali. Se siamo in presenza di una specie perenne, invece, bisognerebbe procedere tagliando i rami a poca distanza dalla base. Le varietà Nudiflorum e Primulinum necessitano di un accorciamento dei rami corrispondente a due terzi. Infine per tutte le altre varietà è possibile agire, nel caso della potatura dei gelsomini di ringiovanimento, eliminando i rami secchi.
Parliamo, dopo aver visto quando si potano i gelsomini, per concludere anche di due altri aspetti fondamentali che chi coltiva una pianta di gelsomino deve conoscere. Ci riferiamo in particolare alla fioritura del gelsomino e di come concimare il gelsomino.
Quando fiorisce il gelsomino, quindi? Questa fase avviene in genere tra il mese di giugno e il mese di luglio. Naturalmente ricordiamoci di rimuovere i fiori nel momento in cui questi saranno secchi.
Per quanto riguarda la possibilità di concimare il gelsomino, l’operazione in questione dovrà essere effettuata con molta precisione due o tre volte nel corso dell’anno, con l’impiego di un concime liquido.
Come si può vedere, la cura di una pianta non deve mai essere lasciata al caso, anzi è indispensabile intervenire con delle azioni continue nel corso del tempo che assicurano sempre una corretta crescita della pianta stessa, anche quando siamo in presenza di una delle tante specie del gelsomino.