Una ricerca molto interessante mette in evidenza che i cani sono geneticamente portati ad interagire con gli esseri umani. Quindi viene messa in discussione l’ipotesi secondo la quale la capacità dei cani di comunicare con gli uomini sia appresa. Sarebbe invece una capacità innata. Gli scienziati della Arizona School of Anthropology sono sicuri di questa capacità innata. Infatti a questo proposito hanno pubblicato degli interessanti risultati del loro studio sulla rivista Current Biology.
I risultati della ricerca hanno dimostrato che il cane ha la capacità di capire al volo l’uomo, anche in mancanza di alcun addestramento specifico. Secondo gli studiosi, questa abilità dell’animale compare molto presto nel suo ciclo di vita.
Quindi proprio per questo motivo gli scienziati pensano che sia un’abilità ereditata dai genitori. Alla base di quel rapporto fra uomo e cane, le cui origini risalgono in un periodo collocato tra i 20.000 e i 40.000 anni fa, ci sarebbero quindi delle basi di carattere genetico.
Gli scienziati sono convinti che la predisposizione del cane all’interazione umana sia genetica, non determinata da fattori ambientali, come può essere ad esempio l’addestramento animale. È chiaro che alcuni cani sono più predisposti e altri meno, ma in tutti gli esemplari studiati è stato riscontrato alla base un certo grado di interazione.
Per giungere a questa conclusione, studiando il modo in cui l’abilità di interazione si sviluppi con l’età del cane, gli esperti hanno preso in considerazione esemplari molto giovani di 8 settimane che non erano stati sottoposti ad alcun addestramento.
Hanno visto che tutti i cuccioli reagivano in qualche modo all’interazione con gli esseri umani.