I buchi neri rappresentano sempre un grande mistero, sulla cui spiegazione si sono cimentati diversi scienziati. Adesso gli astronomi si sono concentrati sulle informazioni che una vera e propria tempesta di buchi neri potrebbe dare sulle origini dell’universo. La teoria si basa sul principio che i buchi neri sarebbero collegati tra di loro.
In Giappone gli scienziati sono riusciti ad osservare i cosiddetti venti galattici, che sono generati dall’attività degli oggetti e sono proiettati dall’interno all’esterno dei buchi neri. Gli esperti si sono interrogati sul ruolo di questi venti galattici e hanno voluto saperne di più esplorando l’universo con dei telescopi professionali.
I ricercatori giapponesi sono così riusciti ad individuare circa 100 buchi neri che si trovano a 13 miliardi di anni luce dalla Terra. Questo dato è risultato essere particolarmente importante, perché la formazione sarebbe databile ad un periodo molto vicino all’origine dell’universo.
Gli astronomi giapponesi hanno effettuato anche delle simulazioni al computer, puntando sull’alta precisione, e sono riusciti a comprendere in maniera più dettagliata quali siano state le relazioni evolutive dell’universo 13 miliardi di anni fa.
Le intenzioni per il futuro, che si basano sulle conclusioni a cui adesso gli scienziati sono giunti, sarebbero quelle di approfondire l’osservazione in modo da comprendere più precisamente se la tempesta di buchi neri possa essere collegata all’origine dei venti galattici. Così ne sapremo di più anche sui processi che sono stati alla base della formazione dell’universo.