Parliamo della potatura del ciliegio. Molti si chiedono infatti quando potare il ciliegio. Teniamo presente a questo proposito che questi frutti deliziosi arrivano sulla nostra tavola di solito tra maggio e giugno. La pianta del ciliegio è maestosa, molto robusta e, quando fiorisce, i fiori rosa di cui si colora sono veramente spettacolari.
Però bisogna fare molta attenzione alla potatura del ciliegio, perché è molto importante sapere come si pota il ciliegio, visto che questa pianta richiede delle attenzioni molto precise. Ma andiamo a scoprire tutto su come potare il ciliegio.
Diciamo subito che per essere veramente efficace la potatura del ciliegio dovrebbe essere messa a punto quando ancora la pianta è giovane. Sarebbe opportuno procedere durante i primi due anni di vita. Infatti dobbiamo considerare che crescendo il ciliegio può prendere anche delle forme particolari, che possono influire negativamente sulla produttività.
Insomma, più la pianta cresce, più la potatura del ciliegio diventa piuttosto problematica da effettuare. Quindi dobbiamo procedere quando la pianta è in formazione, in modo anche da dare all’albero la forma desiderata, bella da vedere anche dal punto di vista estetico.
Generalmente per il periodo della potatura del ciliegio si deve considerare quello compreso tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Ecco perché si parla anche di potatura estiva del ciliegio.
È molto importante procedere a questa operazione degli alberi giovani, quando le temperature sono abbastanza miti, perché in questo modo la pianta avrà più possibilità di provvedere ad una cicatrizzazione più veloce dei tagli che ha ricevuto.
Teniamo presente che, anche se il periodo ideale è quello fino ai due anni di vita della pianta, per il ciliegio potatura e aggiustamenti anche ideali fino al quarto anno di vita. Infatti è soltanto a partire dal quinto anno che inizia la produzione dei frutti.
Bisogna procedere con la potatura del ciliegio in maniera molto delicata. Quest’albero infatti soffre particolarmente i tagli, lo possiamo vedere subito quando effettuiamo dei tagli drastici. In questo caso infatti i rami incontrano parecchia fatica nella cicatrizzazione e l’albero rilascia una sostanza gelatinosa.
Quindi come potare il ciliegio? È meglio fare dei tagli lievi, procedendo in direzione obliqua. Bisogna utilizzare degli attrezzi puliti e disinfettati. Si possono utilizzare cesoie e forbici da potatura ben affilate, che possano fare dei tagli netti e puliti. È opportuno non utilizzare attrezzi per tagli aggressivi, come per esempio le seghe e le motoseghe.
È bene dal secondo anno procedere con la riduzione dei rami centrali che sono posti sotto la prima gemma. Poi, se proseguiamo anche il terzo e il quarto anno, oltre a recidere i rami guida, rivolgiamo la nostra attenzione anche sui rami posti nelle zone più esterne.
Abbiamo indicato per la potatura del ciliegio periodo e dettagli. Ma ci siamo riferiti soprattutto ad una pianta giovane, nel periodo di crescita e di formazione. Per quanto riguarda il ciliegio adulto, invece, il discorso è un po’ differente.
In questo caso infatti bisognerebbe procedere nel periodo compreso tra la fine del mese di gennaio e la fine di febbraio. È un periodo molto importante perché si può intervenire con il taglio di quei rami che si è visto che non danno una grande produzione.
In ogni caso, anche se abbiamo indicato il periodo generale della potatura del ciliegio adulto, si deve tenere in considerazione il clima della particolare zona di riferimento. Ciò che si deve evitare assolutamente è il rischio che è connesso al gelo. Quindi è meglio agire soprattutto a febbraio inoltrato nelle regioni in cui il clima è particolarmente rigido.
Consideriamo che ci sono anche delle diverse forme di allevamento di questa pianta che può essere coltivata anche all’interno di un vero e proprio frutteto. Ma come si coltiva l’albero di ciliegio in un frutteto? Sono soprattutto due le forme a cui si fa più riferimento. Una è costituita dal vaso basso, soprattutto negli ambienti di collina, e l’altra è la palmetta, che è più caratteristica delle coltivazioni in pianura.
Il vaso di solito si presta bene alla coltivazione di questa pianta. Basta che sia del volume adatto a consentirne lo sviluppo naturale. D’altronde abbiamo già detto precedentemente che con quei suoi fiori rosa questo alberello è perfetto anche da tenere in un giardino, perché è molto piacevole da vedere.
Il vaso va scelto in modo che la pianta di ciliegio sia in grado di raggiungere, per lo scopo a cui è dedicata, ovvero l’allevamento, un’altezza di 2-2,5 metri. Per interrare subito una pianta a vaso, che dovrebbe essere scelto di forma bassa, si deve procedere ad effettuare tale operazione subito dopo l’impianto.
Teniamo presente a questo proposito che nel periodo compreso fra la primavera e l’estate dello stesso anno cresceranno i primi germogli, che sono destinati a diventare i primi rami dell’alberello. Per questo motivo occorre procedere con la potatura del ciliegio eliminando i rami cresciuti troppo in basso. Si procede così di anno in anno, mediante un diradamento valutato dei rami.
La palmetta è una forma a parete e si configura come un’altra tipica modalità di coltivazione del ciliegio. Necessariamente implica che i filari del frutteto siano strutturati attraverso l’impianto di pali e fili metallici. È un tipo di coltivazione più professionale rispetto al ciliegio in vaso che potrebbe essere più attribuibile alla forma privata.
La pianta allevata a palmetta è formata da tre o quattro branche e ha anche delle branche inclinate a 45 gradi. Il segreto di questo tipo di coltivazione consiste nel fatto che nello spazio tra un filo e l’altro di solito si provvede a non permettere molta crescita di rami, ma si tende soltanto a far crescere delle piccole branche corte. L’obiettivo è infatti quello di ridurre al minimo il volume dell’albero.
Teniamo conto però che è un procedimento che deve essere condotto sempre con molta attenzione, anche perché per la formazione completa di una palmetta servono almeno tre o quattro anni.