Potatura dell’albicocco: quando e come procedere

La potatura dell’albicocco è una tecnica fondamentale per garantire la corretta crescita della pianta in questione. Esistono differenti tipi di potatura che si possono mettere in atto per potare un albicocco. Stiamo parlando di una pianta da frutto che si adatta particolarmente alle regioni con un clima temperato.

Riesce a produrre una buona quantità di frutti che si caratterizzano anche per delle splendide fioriture che precedono proprio la produzione dei frutti veri e propri. Lo sviluppo vegetativo di questa pianta è molto veloce e abbondante, di conseguenza la pianta fruttifera in questione deve essere sottoposta frequentemente ad un processo di potatura.

Perché è utile la potatura dell’albicocco

L’obiettivo non è soltanto quello di accrescere il processo di sviluppo della pianta stessa, ma consiste anche nella possibilità di influire sulla quantità dei frutti che vengono prodotti, tenendo conto sempre del numero dei rami che si vogliono conservare.

Effettuare una corretta azione di potatura degli albicocchi significa badare alla salute della pianta, ma questa operazione deve essere fatta tenendo conto delle specificità della pianta stessa, ma anche delle condizioni del clima e ovviamente anche della varietà di albicocche che si è deciso di coltivare.

Vediamo quindi come procedere con la potatura dell’albicocco e qual è il periodo migliore per compiere questa operazione molto importante per la vita della pianta, per permettere ad essa di produrre una buona quantità di frutti dal sapore intenso e deciso.

Quando potare l’albicocco

Quando fare la potatura della pianta di albicocche? Quando potare l’albicocco e qual è il periodo migliore in tema di albicocco e potatura? Per comprendere il rapporto tra potatura dell’albicocco e periodo da considerare, dobbiamo fare delle specificazioni precise. Senza dubbio si tratta di un’azione da compiere nei primi quattro anni della vita dell’albicocco. La prima operazione di questo genere è sicuramente la più importante, perché permette alla pianta di assumere una determinata forma, che la caratterizzerà successivamente nel corso dello sviluppo.

Le fasi successive, con ulteriori tagli, deve essere effettuata con l’obiettivo di contenere lo sviluppo della chioma e di togliere i rami in eccesso.

Parlando del periodo migliore per potare l’albicocco nel corso dell’anno, dobbiamo sicuramente notare che la potatura dovrebbe essere effettuata principalmente nella stagione primaverile e nella fase iniziale dell’estate, nel momento in cui i rami della pianta sono ricchi di foglie. Ecco perché si parla anche di potatura estiva dell’albicocco.

Parliamo a questo proposito di quella che viene definita potatura verde dell’albicocco, che può essere fatta da marzo alla fine di maggio e dal mese di giugno alla fine di luglio. Nella prima fase si andranno ad eliminare i rami più corti, quelli ovviamente in eccesso, che raggiungono una lunghezza di massimo 20 centimetri. Nella seconda fase si potranno tagliare i rami più lunghi, da 30 a 70 centimetri. Infine, alla fine del mese di agosto, può essere effettuato un ulteriore taglio, che comunque deve essere l’ultimo per quanto riguarda questa fase di potatura.

Come potare l’albicocco

Ma come potare l’albicocco? Qual è la procedura da seguire per agire nel modo più corretto possibile? Come si pota un albicocco? Rispondiamo a tutte queste domande. Sicuramente dobbiamo parlare innanzitutto della potatura di allevamento. In questo caso si può procedere ad un’altezza tra 30 centimetri e 2 metri dal suolo.

Naturalmente tutto dipende dalla forma che vogliamo dare alla pianta e alla chioma dell’albicocco. In seguito alla prima operazione di potatura, si svilupperanno i rami che consentiranno di dare una specifica forma alla pianta stessa.

Se vogliamo procedere con la forma a spalliera, dobbiamo effettuare tagli dal basso, al di sotto di 50 centimetri dal terreno. Quando la pianta raggiungerà la forma che vogliamo assegnare ad esso, possiamo procedere con una specifica potatura di produzione, togliendo dalla pianta i rami in eccesso, quelli che non producono frutti e quelli secchi. Inoltre è possibile eliminare anche i rami che non permettono alla luce di arrivare ai rami più produttivi.

È possibile anche effettuare, in alcune situazioni, la potatura di rinnovo, con l’obiettivo di mettere a punto una tecnica specifica capace di rendere più corti i rami curvi che crescono in maniera forte, ma che non sono produttivi. Si tratta di un metodo molto interessante che permetterà di favorire la crescita delle gemme capaci di portare allo sviluppo delle albicocche.

Ricordiamo inoltre che non bisogna mai effettuare dei tagli troppo profondi, ma bisogna agire con molta precisione. Le ferite che vengono prodotte alla pianta dovranno essere ricoperte con appositi prodotti con effetto disinfettante e di protezione.

Le forme della potatura

Concludiamo questa guida sulla potatura dell’albicocco specificando quali sono le forme che è possibile dare alla pianta, quelle che possono essere definite come forme di allevamento e che in genere sono simili alle forme che caratterizzano altri alberi che producono frutti.

Per parlare di come potare gli albicocchi e delle forme, si tratta, per quanto riguarda queste ultime, del vaso, del fusetto e del vaso ritardato. La forma a vaso si realizza procedendo a produrre una forma allargata con la potatura della chioma della pianta, partendo dalla base più stretta e arrivando ad allargare la forma nella parte più alta.

La forma a fusetto consente di agire attraverso l’impiego di sostegni appositi, privilegiando in particolare lo sviluppo in verticale. Possiamo poi ricordare la forma chiamata del vaso ritardato, che è ideale soprattutto per le piante non molto grandi, che non arrivano oltre un’altezza di due metri.

In conclusione

Ricordiamo, per concludere, che bisogna sempre mantenere un equilibrio perfetto tra la parte considerata vegetativa e quella che produce i frutti. L’albicocco dovrebbe essere sempre trattato con operazioni di diradamento, quando ovviamente è necessario, per eliminare le produzioni eccessive.

In questo modo verrà favorita anche l’esposizione alla luce di cui la pianta necessita nel corso della sua crescita. Nel momento in cui la pianta è più vecchia, potranno essere effettuate delle operazioni più complesse, con l’eliminazione di branche, in modo da consentire la ripresa vegetativa.

Ricordiamo anche che per effettuare i tagli delle potature dell’albicocco sarà necessario utilizzare degli accessori che devono sempre essere affilati con cura e disinfettati adeguatamente con apposite sostanze, per evitare il rischio di sviluppo di infezioni di vario genere, che potrebbero essere causate dallo sviluppo di funghi o di batteri.

Rispettando tutte queste regole si potrà agire con una potatura dell’albicocco adeguata, capace di rispettare la crescita della pianta e con l’obiettivo di ottenere un buon numero di frutti di ottima qualità.

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Redazione