Non sono assolutamente notizie incoraggianti quelle che riguardano la deforestazione. Infatti, secondo il rapporto globale fornito dalla FAO, ogni anno si perderebbero in media 10 milioni di ettari di foreste, almeno in riferimento alle informazioni che si hanno dal 2015 al 2020. Interessate aree estese, come quelle dell’Africa e di una parte dell’Argentina.
I dati sulla deforestazione preoccupano molto, anche perché le foreste costituiscono un importante punto di riferimento per la nostra atmosfera. Infatti sono proprio gli alberi delle foreste che assorbono la maggior parte dell’anidride carbonica che si trova nell’aria e che deriva dalle attività antropiche.
Anche se non tutte le specie di alberi sono uguali in questo senso, gli esperti calcolano che un albero potrebbe arrivare ad assorbire tra i 10 e i 30 kg di CO2 nel corso di un anno, almeno in riferimento agli alberi che crescono in città.
La quantità di CO2 assorbita dagli alberi che crescono in un contesto naturale può arrivare anche ad un intervallo compreso tra i 20 e i 50 kg l’anno.
La FAO, attraverso i dati che ha a disposizione e che ha reso pubblici, è arrivata a comprendere come il fenomeno della deforestazione non possa essere considerato omogeneo in tutto il mondo. Infatti negli ultimi dieci anni la superficie delle foreste è aumentata soprattutto in alcuni continenti, come l’Europa, l’Asia e l’Oceania. La deforestazione, invece, ha subito un incremento in Africa e nel Sud America.
Tuttavia la FAO registra anche un dato positivo, perché i risultati dell’indagine hanno messo in evidenza come è in aumento la quota di foreste destinate alla protezione del suolo e delle acque.
Un’area particolarmente colpita è quella dell’Amazzonia, dove tra il mese di agosto 2020 e il luglio del 2021 sono stati distrutti più di 10.000 chilometri quadrati di alberi.