Kiwi e coltivazione: cosa bisogna sapere su questo argomento? Quella della coltivazione di kiwi è una vera e propria passione per molti, che vogliono ottenere dei frutti gustosi e a tutti gli effetti genuini. In questa guida scopriremo quindi come fare per procedere a coltivare kiwi.
Andremo ad analizzare alcuni dettagli del rapporto tra kiwi e coltivazione, per dei frutti che sono apprezzati in tutto il mondo. Non tutti sanno che in Italia c’è un’ampia produzione di kiwi, un frutto che viene raccolto di solito nel periodo autunnale. Vediamo quello che c’è da sapere sull’argomento.
La pianta del kiwi è chiamata anche Actinidia Chinensis: è una pianta di origine cinese che comunque si adatta in modo adeguato anche alla coltivazione nel nostro Paese. Stiamo parlando di una pianta rampicante che ha bisogno di appositi sostegni per lo sviluppo.
I kiwi quindi vanno piantati solitamente vicino ad un sostegno, che può essere rappresentato da un muro o da dei tronchi oppure da alcuni alberi.
Tenendo in considerazione il rapporto tra kiwi e coltivazione, possiamo dire che le piante del kiwi possono essere distinte in differenti varietà. Ci sono le varietà a buccia liscia, con sapori dolci o aspri o anche con diversi tipi di polpa. Esiste ad esempio anche il kiwi giallo, oltre alla varietà con polpa verde o rosata.
Naturalmente, come abbiamo già osservato, è opportuno mettere a punto delle strutture di sostegno molto solide, con l’obiettivo di evitare che si possano spezzare i rami che hanno un peso maggiore.
Dei kiwi la coltivazione si può mettere a punto con gli appositi arbusti, che possono essere acquistati nei negozi specializzati, oppure è possibile procedere con i semi, ma teniamo conto del fatto che si tratta di un’operazione molto più complessa da portare avanti.
Per piantare i kiwi quindi bisogna fare molta attenzione, nel considerare diversi aspetti. Come si coltiva il kiwi? Dobbiamo osservare comunque che quella dell’impianto di kiwi non è un’operazione difficile da portare avanti. È essenziale però effettuare tutte le operazioni con molta attenzione, per evitare di commettere degli errori.
L’impianto deve essere effettuato prima dell’inizio del periodo in cui sono possibili le gelate. Quando impiantare il kiwi, quindi? Il periodo migliore da questo punto di vista è costituito dalla stagione autunnale, tra l’inizio del mese di ottobre e la fine del mese di novembre, tenendo conto principalmente delle condizioni del clima dell’area in cui si vuole procedere con la coltivazione.
Se siamo in presenza di una stagione invernale abbastanza rigida, possiamo effettuare l’impianto anche in primavera, considerando che le temperature notturne non superino i 3 o i 4 gradi.
I passaggi fondamentali per la coltivazione dei kiwi non sono molti, ma, come dicevamo, devono essere svolti con molta precisione. Si tratta delle seguenti fasi:
Ma qual è il clima più adatto tenendo conto del rapporto tra kiwi e coltivazione? Per creare delle perfette piantagioni di kiwi è importante considerare che la condizione climatica più adatta è quella che metta a disposizione delle zone semi ombreggiate.
Non bisognerebbe predisporre una coltivazione di questi frutti in aree che sono solitamente soggette ad un vento forte. Proprio l’azione del vento potrebbe essere dannosa, perché potrebbe disseccare il terreno e allo stesso tempo potrebbe provocare dei danni alla pianta di kiwi.
L’irrigazione è un fattore da non trascurare, anche se bisogna considerare il fatto che non si dovrà irrigare eccessivamente. È opportuno infatti procedere solo quando il terreno è asciutto. In una fase iniziale, invece, quando le piante sono messe a dimora, bisognerebbe predisporre tutte le condizioni per un corretto apporto di acqua.
Inoltre ricordiamo che sarebbe essenziale annaffiare con regolarità specialmente nei mesi più caldi dell’anno, per evitare che il terreno diventi secco.
Parliamo adesso di un altro fattore essenziale per la crescita dei kiwi: ci riferiamo alla fase della concimazione, che deve essere effettuata in particolare con l’azoto, che non dovrebbe mai mancare, in maniera specifica nel periodo dedicato alla raccolta e in una fase successiva.
In questo modo la pianta sarà in grado di rimediare alla perdita delle scorte, preparandosi alla successiva fase di crescita. Ricordiamo inoltre che il fosforo e il potassio possono essere utili per avere a disposizione sempre dei frutti dall’ottimo sapore.
La fase della potatura dei kiwi viene effettuata nel corso dei mesi autunnali, in un periodo successivo alla raccolta. Bisogna procedere asportando i rami che sono stati protagonisti della crescita dei frutti.
Dopo la fioritura è importante effettuare la potatura verde, specialmente per le piante maggiormente vigorose. In questo caso bisognerà agire con un accorciamento dei rami che non portano alla produzione dei frutti. La potatura verde può essere messa a punto anche diverse volte.
La raccolta dei kiwi può essere effettuata a partire dal mese di novembre. La pianta infatti dopo l’estate perde le foglie e rimangono ben visibili i frutti. Questi ultimi possono anche essere lasciati nelle piante nelle aree con clima maggiormente temperato, procedendo alla raccolta a partire da dicembre e fino al mese di febbraio, avendo cura di terminare prima che la pianta cominci a germogliare di nuovo.
Se la coltivazione di kiwi si trova in un’area con stagioni invernali rigide, bisognerebbe comunque agire con la raccolta prima del periodo delle gelate. Ricordiamo comunque che i frutti che rimangono più tempo sull’albero assumono un sapore più dolce. Infine precisiamo che è possibile conservare i kiwi in casa fino al mese di aprile, avendo cura di disporre i frutti in un ambiente asciutto e fresco.