Quando facciamo riferimento al gelsomino rampicante parliamo di una pianta arbustiva perenne che fa parte della famiglia delle Oeaceae. Si tratta della stessa famiglia che caratterizza anche l’ulivo. La pianta è originaria dell’area del Mediterraneo, oltre che di alcuni Paesi dell’Asia, come l’India.
Il gelsomino rampicante è una pianta che si adatta molto bene in ambienti esterni, proprio per le sue caratteristiche. Anche per il suo profumo particolarmente intenso è molto apprezzato e viene fatto crescere spesso nei giardini, ma anche nei terrazzi delle abitazioni.
Si tratta proprio di una varietà molto semplice da coltivare, anche perché non richiede delle cure particolari. Coltivare il gelsomino rampicante è semplice e questa pianta si caratterizza per essere molto resistente, per questo si adatta alla realizzazione di siepi, ma anche per rivestire dei cancelli e dei piccoli muri.
Con il gelsomino rampicante inoltre si possono mettere a punto delle vere e proprie barriere che consentono di proteggere la privacy ad esempio all’interno di un giardino o nello spazio aperto che circonda una villetta.
Il gelsomino è una pianta capace di adattarsi a qualsiasi tipologia di condizione climatica. Inoltre la semplicità nella sua coltivazione riesce a rendere questa pianta ottimale per una decorazione bella da vedere e profumata, che può essere messa a punto anche da parte di chi non ha molto tempo da dedicare alle attività di giardinaggio.
Naturalmente la pianta di cui stiamo parlando può essere inserita anche in un vaso, per poter essere posizionata all’interno di un appartamento. A questo proposito può essere importante sistemare il vaso di gelsomino vicino a delle finestre o comunque a delle fonti naturali di luce. In ogni caso il gelsomino riesce a crescere anche in aree non perfettamente soleggiate, ma sarebbe importante che venga esposto alla luce almeno per alcune ore durante la giornata.
Anche se si tratta, come abbiamo già visto, di una pianta resistente, bisogna considerare che nel corso della stagione invernale non riesce a sopportare delle temperature molto rigide: in queste situazioni potrebbe anche perdere le foglie. Per questo è fondamentale mantenere la pianta al riparo da condizioni di gelo, specialmente per il fatto che le radici del gelsomino rampicante sono abbastanza delicate.
Allo stesso modo ricordiamoci che, se abbiamo coltivato la pianta in un’area esterna come gelsomino da esterno, il gelsomino non resiste molto al vento di forte intensità. Quindi è sempre opportuno piantare il gelsomino in una zona perfettamente riparata, ad esempio vicino ad un muro.
In riferimento all’irrigazione, la pianta del gelsomino non richiede una quantità molto elevata di acqua e anzi resiste bene a fenomeni di siccità anche di media durata. Allo stesso tempo è importante evitare dei ristagni idrici che potrebbero determinare degli eventuali danni allo sviluppo del gelsomino.
È possibile innaffiare il gelsomino ogni due settimane nella stagione estiva, quando le temperature sono piuttosto elevate, aspettando però che il terreno sia arido tra un’innaffiatura e la successiva.
Ma quali devono essere le caratteristiche del terreno ideale per un corretto sviluppo della pianta di gelsomino rampicante? Senza dubbio non devono mancare le giuste sostanze organiche, affinché il terreno sia molto fertile e possa assicurare un ottimo drenaggio. A questo scopo bisognerebbe inserire della sabbia e dell’argilla, se decidiamo ad esempio di coltivare il gelsomino rampicante in giardino.
Se invece abbiamo intenzione di coltivare il gelsomino in vaso, dovremmo mescolare al terriccio anche della torba e della sabbia. È possibile anche aggiungere delle foglie in stato di decomposizione, che permettono di apportare una certa quantità di sostanze nutritive alle radici, visto che la pianta in questione non necessita di concimazioni in maniera eccessiva.
Potendo contare su tutti questi accorgimenti, la pianta potrà crescere in maniera essenziale. Inoltre la pianta si potrà tenere sotto controllo nella sua fase di crescita effettuando un’azione di potatura su base stagionale.
Una volta scelto il tipo di gelsomini rampicanti che si adatta in maniera perfetta alle condizioni di temperatura in cui ci si trova, bisogna scegliere anche il luogo più adeguato per far crescere la pianta, tenendo conto della corretta esposizione alla luce solare.
Dopo aver tenuto conto di tutte queste caratteristiche, è importante tenere in considerazione anche la capacità drenante del terreno. A questo proposito, per raggiungere questo obiettivo, bisogna scavare una buca nel terreno di piccole dimensioni, immettere dell’acqua e controllare quando questa viene del tutto assorbita. Se l’assorbimento non si verifica in maniera completa, sarebbe più opportuno cambiare luogo per la coltivazione del gelsomino.
A questo punto è possibile posizionare la pianta, dopo aver bagnato le radici, nella buca che è stata messa a punto in precedenza. Bisogna sostenere la pianta stessa con delicatezza e compattare la terra alla base della pianta.
Dopo aver terminato questa procedura per coltivare il gelsomino come pianta rampicante, è necessario procedere con un’innaffiatura, anche con l’obiettivo di stabilizzare meglio il terreno.
Esiste comunque un’altra modalità molto interessante per coltivare il gelsomino nel modo corretto. È possibile infatti tagliare uno stelo da una pianta già esistente, nel periodo che va dalla metà dell’estate all’autunno. Poi si prepara un vaso con del compost e ovviamente con del terriccio, all’interno del quale sarà inserito il ramo. Il vaso dovrà essere mantenuto in una posizione esposta ai raggi del sole per tutta la stagione invernale, tenendo il tutto irrigato correttamente. Nella primavera successiva sarà possibile piantare il gelsomino ad esempio nel giardino.
Il rampicante gelsomino ha delle specifiche proprietà che rendono questa pianta utilizzabile in molti settori, come ad esempio l’ambito erboristico. In generale comunque i fiori del gelsomino vengono utilizzati nel campo della realizzazione di profumi. L’olio di gelsomino è spesso usato per delle applicazioni esterne: ad esempio può essere utilizzato nell’acqua, nella quale immergersi per trovare un senso particolare di rilassamento.
Sempre in riferimento all’olio essenziale di gelsomino, è un prodotto che risulta utile per contrastare i segni delle rughe sulla pelle, come un vero e proprio cosmetico, perché riesce a tonificare la cute e ad andare contro le sensazioni di arrossamento e di screpolature.