Chi vuole coltivare asparagi e mettersi al lavoro per realizzare un’asparagiaia deve tenere in considerazione un aspetto molto importante. Coltivare asparagi può non risultare un’operazione molto semplice. È necessario impegnarsi per lungo tempo, a partire dalla fase della preparazione del terreno, ed è importante considerare che un asparago coltivato richiede una grande quantità di spazio.
Insomma, non è molto semplice coltivare asparagi e proprio per questo motivo si tratta di una tipologia di coltivazione che non viene spesso messa in atto negli orti. Chi vuole cimentarsi in una coltivazione di questi prodotti naturali però non dovrebbe scoraggiarsi, anche perché quando spuntano i turioni, nella stagione primaverile, fa proprio piacere vedere il risultato di tutti gli sforzi effettuati per creare la coltivazione in questione.
Andiamo quindi a scoprire come coltivare gli asparagi, iniziando da alcuni consigli utili per comprendere meglio come agire in base alla varietà scelta (ad esempio se si sceglie di procedere con la coltivazione dell’asparago bianco o con la coltivazione dell’asparago verde). Innanzitutto in generale dobbiamo dire che quella degli asparagi è una pianta che, prima di entrare nella fase di produzione, impiega qualche anno di tempo.
Non bisogna quindi avere fretta, se si vuole iniziare a coltivare asparagi, ma è necessario avere un po’ di pazienza per poter avere a disposizione un risultato ottimale. È da dire però che la coltivazione in questione può essere mantenuta per parecchi anni, anche in una quantità superiore a dieci.
Coloro che sono interessati a coltivare gli asparagi non dovrebbero quindi lasciarsi scoraggiare da alcune possibili difficoltà nella preparazione della coltivazione, considerando che il risultato consiste in dei prodotti naturali dalle ottime caratteristiche nutrizionali e dalle proprietà ottime.
Gli asparagi possono essere coltivati sostanzialmente in due modalità differenti, a partire dai semi oppure partendo da quelle che vengono chiamate zampe. Andiamo a scoprire quali sono le differenze tra i due metodi che abbiamo citato.
Asparagi: come coltivarli al meglio? Per prima cosa dobbiamo cercare di comprendere quali sono le caratteristiche più importanti da considerare in relazione al terreno e al clima. Tra le necessità degli asparagi c’è infatti un terreno che abbia delle peculiarità ben precise, con la caratteristica di essere ben drenante. Nel momento in cui il terreno risulti argilloso, bisognerà lavorare il suolo per evitare che si vengano a formare dei ristagni di acqua.
Per quanto riguarda il clima, non dovrebbero esserci mai temperature troppo rigide e allo stesso tempo bisognerebbe evitare di piantare gli asparagi in una zona caratterizzata da temperature elevate. È opportuno piantare tutto in un’area soleggiata, che non sia particolarmente esposta all’azione del vento.
In relazione allo spazio occupato da una coltivazione di asparagi, come abbiamo visto in precedenza, sarà necessario tenere in considerazione diversi metri quadrati di suolo, anche per una coltivazione non troppo estesa dal punto di vista della quantità del raccolto che si vuole effettuare nel tempo.
Come si coltivano gli asparagi, quindi? Come abbiamo già accennato prima, esistono due metodi per piantare gli asparagi. Si può partire infatti dai semi oppure si possono piantare anche le zampe d’asparago, che sono a tutti gli effetti i rizomi della pianta stessa. Vediamo più nel dettaglio quali sono le due possibilità. Vediamo quindi come piantare asparagi nei due casi.
Come seminare gli asparagi, scegliendo questa modalità? Questo metodo è quello che richiede un lavoro maggiore. È necessario infatti iniziare dal semenzaio all’inizio della stagione primaverile, trapiantando successivamente la piantina che si è formata nel terreno. Generalmente quest’ultima operazione sarà effettuata nel mese di giugno, quando le temperature saranno più alte.
In un vivaio è possibile trovare le zampe di asparagi, i rizomi della pianta. Anche se questi prodotti hanno un costo più alto rispetto ai semi, consentono di ottenere un modo più semplice per mettere a punto la coltivazione di asparagi. Le zampe vanno messe nel terreno all’inizio della primavera, quindi da febbraio, se teniamo in considerazione le aree più calde, fino al mese di marzo e a quello di aprile.
Per quanto riguarda la possibilità di piantare asparagi, dobbiamo dire che la coltivazione dell’asparago richiede un terreno ben drenante. Una piantagione di asparagi deve essere condotta nel modo corretto, per poter ottenere degli ottimi risultati, fin dalla fase iniziale.
È sempre bene evitare eventuali ristagni nei periodi più piovosi dell’anno. Inoltre bisognerebbe procedere ad una perfetta concimazione, per arricchire il terreno con sostanze nutritive importanti. Si può utilizzare del compost, che può arricchire di nutrienti e di sostanze organiche.
L’impianto della coltivazione di asparagi deve essere effettuato in un modo ben preciso. Innanzitutto bisogna scavare per circa 30 centimetri e mettere un po’ di letame o del compost. Poniamo poi uno strato di terra e su questo appoggiamo le zampe di asparagi, ricoprendo successivamente con un altro strato di terra. A questo punto bisogna bagnare il suolo per favorire la fase di radicamento nel terreno.
Chi vuole procedere con le piantine deve considerare che bisogna proseguire allo stesso modo in una fase iniziale, mettendo del compost. Invece di interrare le zampe, quindi, bisogna trapiantare le piantine.
Ricordiamo anche alcuni consigli utili che chi vuole cimentarsi nella coltivazione degli asparagi deve sempre tenere in considerazione. In particolare è fondamentale tenere sempre pulite le aiuole nell’orto, per evitare che possano crescere delle erbe infestanti. Si tratta di un lavoro sicuramente faticoso, ma che non dovrebbe essere mai sottovalutato.
Per quanto riguarda l’irrigazione, gli asparagi devono essere bagnati con molta precisione nel corso dei primi due anni. In seguito allo sviluppo, invece, non servirà irrigare eccessivamente.
Infatti basterà avere cura di evitare che si secchi del tutto il terreno. Comunque è sempre opportuno, in qualsiasi periodo si agisce, evitare di mettere molta acqua. Sarebbe importante innaffiare con regolarità, quando necessario, ma sempre con una piccola quantità di acqua.
In riferimento alla pacciamatura, è possibile procedere in inverno con il compost e anche nella stagione primaverile, per ridurre le operazioni di diserbo da effettuare manualmente.
La raccolta degli asparagi può essere effettuata in primavera, tenendo conto del periodo in cui spuntano i turioni dal suolo. È opportuno scegliere quelli con un’altezza maggiore di 12 centimetri, tagliando qualche centimetro sotto il livello del terreno con un piccolo coltello. La raccolta dura solitamente dal mese di aprile fino a quello di giugno.