Molti amano iniziare la giornata bevendo una tazza di caffè, che permette di ricevere l’energia giusta per affrontare i primi impegni di ogni giorno. Ma forse non tutti conoscono le proprietà del caffè, che può essere usato in diversi modi, anche per quegli utilizzi particolari, ai quali spesso non facciamo attenzione. Pensiamo per esempio alle piante: è possibile innaffiare ogni tanto le nostre piante con una tazza di caffè? Non è certo una novità quella dell’uso del caffè nell’ambito della coltivazione delle piante: basti pensare ai fondi del caffè, che vengono spesso usati per arricchire il terreno di nutrienti, dal momento che contengono azoto in buone quantità.
Il caffè ha delle sostanze importanti, anche se ovviamente non possiamo utilizzare, per innaffiare le piante, il caffè che beviamo comunemente con l’aggiunta di zucchero o con il latte. Proprio il latte o la panna, infatti, costituiscono delle sostanze che possono fare male alle piante.
Però il caffè al naturale può essere usato per arricchire i vegetali, magari diluito con un po’ di acqua, in modo da fornire alle piante stesse una buona quantità di magnesio e di potassio.
Il caffè da utilizzare per innaffiare le piante deve essere fatto raffreddare e successivamente potrà essere diluito con dell’acqua del rubinetto, cercando di rispettare le quantità: è sempre bene usare una quantità di acqua uguale a quella del caffè nella tazza.
È possibile usare questo caffè per innaffiare diverse piante, come le azalee, la gardenia, i ciclamini, l’aloe, le rose, l’ortensia e le begonie.
Ricordiamo sempre che non si dovrebbe utilizzare il caffè nelle piante che non prediligono il terreno acido. Allo stesso modo ricordiamo che non dovremmo utilizzare sempre esclusivamente il caffè per innaffiare le piante. Infatti il terreno potrebbe diventare molto acido e le piante potrebbero ammalarsi. Se notiamo delle foglie ingiallite, sarebbe opportuno evitare di innaffiare con il caffè e rinvasare i vegetali. In ogni caso ricordiamoci sempre di procedere con moderazione.