Carrefour ha richiamato un suo prodotto, controlla subito la tua dispensa
La catena di supermercati Carrefour ha richiamato un suo prodotto alimentare: scopriamo subito di quale si tratta e il motivo di questa procedura.
La famosa catena di supermercati Carrefour ha attuato un richiamo alimentare nei confronti di un suo prodotto. Di cosa si tratta? Perchè è stato richiamato? Andiamo a fondo alla questione.
Ma non vogliamo fermarci solo su questo specifico prodotto, ci piacerebbe aprire una parentesi sulla tematica dei richiami alimentari: sappiamo davvero come funzionano? Tante sono le domande che sorgono, ma come sempre andiamo con ordine.
Il richiamo del prodotto del Carrefour: di cosa si tratta
Il prodotto in questione è la barretta di fiocchi di farro e farro soffiato con mirtilli rossi, granella di nocciole e cannella, alimento sotto marchio Carrefour Bio. In questo snack è emersa una presenza di solfiti non dichiarati in etichetta (23 +/- 6 mg/kg).
L’ alimento è commercializzato in scatole di 125 grammi totali, con una suddivisione di 5×25 grammi e un numero di lotto 1812 e il termine minimo di conservazione 23/12/2023.
Le barrette in questione sono state prodotte a Firenze per Carrefour GS Spa dall’azienda Poggio del Farro Srl, nello stabilimento di via Bruscoli Cerdello 317/A a Firenzuola.
È consigliato soprattutto per quei soggetti allergici ai solfiti di non consumare le barrette con questo specifico numero di lotto, in quanto non è un prodotto sicuro per i consumatori che soffrono di allergia ai solfiti.
Cosa significa il ritiro alimentare di un prodotto?
Il termine richiamo alimentare è piuttosto sentito ma sappiamo davvero di cosa si tratta, come funziona? Tendenzialmente è una procedura obbligatoria che un’azienda fa quando apprende che un prodotto non può essere venduto. I motivi possono essere diversi e di varia entità.
Dai corpi estranei nei prodotti o sostanze chimiche, oppure motivazioni meno gravi come un errore di etichetta. Il richiamo alimentare si fa quando l’azienda apprende che il prodotto non è valido. Niente panico dunque, a volte la motivazione potrebbe essere banale, non dobbiamo allarmarci.
Qualsiasi fonte può individuare un problema di un prodotto ma se il produttore in questione si rende conto che il suo prodotto non è valido per la commercializzazione deve avvertire la ASL. Attraverso questa procedura le ASL possono avvertire le aziende interessate a quella specifica vendita, questa comunicazione va fatta a seguito dell’inoltro da parte dell’azienda della lista dei clienti del prodotto in questione.
Per un consumatore conoscere lo stato di un prodotto è importante, il più delle volte se segnalazioni coinvolgono i giornali e a volte anche le televisioni. Tuttavia per stare sereni c’è uno spazio dedicato proprio nella piattaforma del Ministero della Salute.