Vivere con la pensione all’estero, quali sono gli stati dove trasferirsi e fare la vita da nababbi, incredibile sono tantissimi e posti incantevoli assolutamente da vedere.
Se siete arrivati alla pensione e state riflettendo se è arrivato il momento di cambiare aria, siete nel posto giusto! Oggi tratteremo proprio di quei Paesi dove un pensionato può trasferirsi e avere una tassazione ridotta.
La scelta di un trasferimento non è facile, sono diversi gli aspetti da considerare, dallo stile di vita, ai costi, ma sicuramente quello che dovremmo sapere sono i vantaggi fiscali che uno Stato offre.
La scelta dei Paesi indicati considerano quindi il regime fiscale applicato ai redditi dei pensionati. Ricordate però che occorre rispettare la normativa fiscale nazionale e convenzionale in relazione al trasferimento della residenza fiscale all’estero, è bene essere preparati per non incorrere a brutte sorprese!
Oltre allo stravolgimento della vita come la conosciamo, cambiare casa e decidere di trasferirsi comporta degli effetti dal punto di vista fiscale.
I soggetti non residenti fiscalmente in Italia sono tenuti a dichiarare in Italia solamente i redditi ivi prodotti (ad eccezion fatta quando troviamo indicazioni diverse nelle Convezioni bilaterali stipulate dall’Italia con i Paesi esteri). Ma addentriamoci nel cuore della questione: quali sono gli Stati più convenienti per trasferirsi da pensionati?
Primo su tutti abbiamo il Portogallo, grazie al D.L. n. 249/2009 ha introdotto una figura chiamata: Residente non abituale, che consente di avere una tassazione al 10% per 10 anni di imposte sulla pensione. Basta che ci siano 3 condizioni:
Il secondo Stato ideale per i pensionati è la Tunisia, luogo che vanta regime tributario ideale per questa categoria. In particolare per quelli che possiedo una pensione da pubblico impiego. Stiamo parlando di una tassazione del 20% della loro pensione lorda italiana.
Il terzo Paese è Cipro, in questo caso il regime fiscale possiede una tassazione proporzionale del 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero e superiori a €3.420. Sotto questa cifra gli assegni non vengono tassati.