Allerta Listeria, come una pausa pranzo possa diventare mortale!
La Listeria, un batterio che può essere presente in formaggi, latte non pastorizzato, carne macinata, verdure sporche e addirittura nell’acqua, purtroppo è stato trovato nei tramezzini salmone e maionese di Allegri Sapori.
Allerta Listeria, come una pausa pranzo possa diventare mortale!
Sul sito del Ministero della Salute è presente l’annunzio dell’azienda Allegri Sapori che richiama dal mercato dei lotti, raccomandando chi li avesse acquistati di non consumarli assolutamente e di riportarli entro il 10 ottobre in negozio, dove avverrà il rimborso o la sostituzione.
I lotti incriminati sono il n.22952 1 e il n.22952 2. Il nome esteso del batterio rilevato è Listeria monocytogenes. Un problema simile è stato rilevato pochi giorni prima nei würstel marca Agricola Tre Valli.
Dove può trovarsi la listeria?
Quali sono gli alimenti che potrebbero contenere Listeria, e scatenare la listeriosi? L’istituto Superiore di Sanità riferisce che quelli più rischiosi sono i formaggi molli, il gorgonzola, i paté, il latte crudo, il salmone affumicato, salumi poco stagionati, cibi semicotti. Anche frutta e verdura comunque sono tra gli alimenti a rischio purtroppo.
Per evitare che in casa si sviluppi listeriosi sulle superfici a contatto con alimenti crudi bisogna lavarli spesso. Anche le spugnette e il frigo possono racchiudere questo batterio. Meglio conservare questi tipi di alimenti crudi in reparti separati del frigorifero e cuocerli bene secondo le raccomandazioni dell’etichetta. La listeria infatti muore a contatto con alte temperature.
La listeriosi è stata rilevata in 66 pazienti italiani dal 2020 ad oggi. Tra questi ci sono stati quattro decessi di persone che hanno contratto il batterio all’interno di un quadro clinico già compromesso a livello immunitario.
Quali sono i sintomi della listeriosi?
Tra i sintomi della listeriosi sono stati identificati febbre gastroenterica, setticemia, meningite, encefalite. La tossinfezione alimentare si manifesta generalmente entro poche ore dal contatto col batterio, provocando diarrea. Se si sviluppa una forma invasiva più grave il batterio si sposta al sangue, diffondendosi così in tutto il corpo provocando anche eventuali infezioni cerebrali e sepsi. L’incubazione della forma invasiva può andare da uno a tre mesi ed è più probabile in soggetti che soffrono di gravi malattie del sistema immunitario.
Per le donne in gravidanza, la listeriosi può portare all’aborto spontaneo, all’infezione del feto o alla nascita prematura del bambino. Bastano solo 100 cellule del batterio per 1 grammo di cibo per infettarsi.
Come proteggersi dalla listeriosi?
Per evitare un’infezione, soprattutto se si è soggetti fragili, si raccomanda la cottura completa degli alimenti, il lavaggio accurato degli alimenti freschi, la corretta conservazione degli alimenti crudi in un ambiente separato, consumare solo latte pastorizzato, lavare bene le mani e le superfici della cucina, non superare la data di scadenza. Per diagnosticare la listeria bastano le analisi del caso o, in casi più avversi, l’analisi del liquido spinale.